Il Pd ora vuole la testa di Bini: «Fedriga lo rimuova dal ruolo»

Sergio Emidio Bini
Sergio Emidio Bini

TRIESTE Il Pd adesso vuole la testa dell’assessore regionale a Turismo e Attività produttive, Sergio Emidio Bini, “beccato” in vacanza in Croazia. Idem per il direttore di PromoTurismo Fvg Lucio Gomiero, accusato dai dem di aver chiuso l’agenzia di promozione turistica regionale proprio durante la settimana di Ferragosto.

Bini snobba l’invito a far vacanze in regione e si concede una crociera in acque croate
Sergio Bini


Nel frattempo il Friuli Venezia Giulia è al penultimo posto della classifica di Demoskopika, che analizza la reputazione turistica delle regioni italiane: dietro di noi solo il Molise. Proprio per chiarire il perché del deludente risultato, Bini ha convocato Gomiero a un imminente incontro. A chiedere che il governatore Massimiliano Fedriga estrometta i due dirigenti sono invece il consigliere regionale dem Franco Iacop e il segretario del Pd Fvg Cristiano Shaurli, intervenuti ieri in una conferenza stampa a Udine.

Poco dopo hanno diffuso un comunicato congiunto: «Il turismo regionale è senza guida, abbandonato a se stesso proprio nel momento di maggiore bisogno – si legge nella nota –. Fedriga faccia una seria riflessione su chi dovrebbe guidare questo settore: tolga le deleghe a Bini, colpevolmente assente, e riconsideri la direzione di Promoturismo Fvg».

Secondo Iacop e Shaurli esistono «elementi più che significativi di come viene gestito da tempo un settore fondamentale per l’economia regionale: trattasi della chiusura di Promoturismo Fvg proprio nella settimana di Ferragosto, del direttore generale Gomiero in vacanza in pieno agosto nonché dell’assessore Bini che se ne va in ferie in Croazia, nonostante gli appelli a sostenere il nostro sistema turistico frequentando le mete nostrane».

Era la vigilia di Ferragosto quando Bini è stato riconosciuto a Rovigno, proprio mentre il governo emanava l’ordinanza che ha imposto il tampone al rientro per chi arriva da oltre i confini di Zagabria. L’assessore ha immediatamente fatto dietrofront verso Lignano, ma ormai la doppia figuraccia era collezionata: non solo non ha speso sul territorio regionale ma ha anche contraddetto le indicazioni della sua stessa giunta, dal momento che sia Fedriga sia il suo vice Riccardo Riccardi hanno più volte sconsigliato di andare in Croazia.

Proseguono i dem: «Tutto ciò è inaccettabile, specie nel post Covid, quando molti operatori della nostra regione hanno rischiato di non poter nemmeno riaprire. Se qualcosa ha funzionato, è solo per l'impegno di tante realtà locali ».

Infine Iacop e Shaurli rivendicano «la legge per istituire le cosiddette “arene Covid free”, per eventi e spettacoli in sicurezza. Da noi proposta a maggio e votata all'unanimità dal Consiglio regionale a giugno, la legge avrebbe dovuto essere operativa da inizio luglio tramite una dotazione da mezzo milione di euro. Così non è stato: è stata svuotata finanziariamente e nulla è ancora arrivato. Ci dovranno essere delle risposte: per questo abbiamo chiesto l’audizione in commissione del direttore generale Gomiero ». —

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