Il parco eolico minaccia i grifoni

L’impianto progettato nella valle del Vinodol rischia di uccidere i vulnerabili e preziosi rapaci di Cherso
Uno splendido esemplare di grifone in volo
Uno splendido esemplare di grifone in volo

FIUME. È una vallata molto ben ventilata, solitamente spazzata da bora e scirocco ma che potrebbe diventare la tomba di una specie molto vulnerabile, il grifone o avvoltoio dalla testa bianca.

È la vallata del Vinodol (152 kmq), area ad una quarantina di chilometri a sud–est di Fiume e a contatto col mare, dove potrebbe essere costruito un parco eolico enorme, del valore di 1 miliardo di euro.

Il grido d’allarme nei riguardi dei grifoni è stato lanciato da uno dei più noti ornitologi croati, quel Goran Suši„, fino ad un paio d’anni fa responsabile del centro ecologico Caput insulae di Caisole (Beli), nell’isola di Cherso, che per decenni si è preso cura dell’unica colonia di avvoltoi dalla testa bianca presente in Croazia.

Parliamo dei rapaci che vivono e nidificano a Cherso (circa 250 esemplari) e nelle vicine isole di Veglia, Arbe, Plauno e Pervicchio. Suši„ ha tenuto una conferenza nel capoluogo del comune di Vinodol, la cittadina di Bribir, appuntamento promosso da tre società venatorie della zona, contrarie all’approntamento dell’impianto eolico.

Rivolgendosi ai presenti, l’esperto ha sostenuto che le pale potrebbero mettere a rischio l’esistenza degli avvoltoi quarnerini, popolazione quanto mai messa a dura prova dall’uomo negli ultimi decenni.

«I consiglieri del comune di Vinodol – è l’opinione espressa da Suši„ – dovranno stare molto attenti quando si esprimeranno a favore o meno degli aerogeneratori. I nostri grifoni vanno a comporre una colonia che ha bisogno di tutti i suoi componenti, ciascuno di essi ha un’importanza eccezionale e pertanto dobbiamo evitare anche un numero ridotto di morti a causa del parco eolico. I nostri volatili attraversano sovente la vallata del Vinodol per dirigersi a nord e la presenza delle pale potrebbe rivelarsi catastrofica, con uccisioni in serie. Potrebbero essere in pericolo anche i pipistrelli della zona, mammiferi che soffrono in particolar modo la pressione provocata dal veloce turbinare delle pale. Non è raro che ai pipistrelli scoppino i polmoni a causa di questa pressione».

Oltre all’ornitologo e alle società venatorie Vepar di Bribir, Srnda„ di Grižane e Medvi›ak di Drivenik, ad esprimere contrarietà all’impianto sono stati pure i responsabili delle associazioni di Fiume e della regione che raccolgono gli appassionati di parapendio.

Alla conferenza di Bribir hanno ribadito che questo sport è in continua ascesa di popolarità nel Quarnero, e soprattutto nel Vinodol, concludendo che la presenza del megaimpianto costituirebbe un colpo mortale per la categoria.

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