Il parco di Miramare inizia a rinascere

Il castello di Miramare è stato disegnato per essere raggiunto in barca. La parte bassa del parterre del parco, la più vicina all’acqua, era un punto d’arrivo scenografico e perciò era molto cara al fratello dell’imperatore, l’arciduca d’Austria Massimiliano d’Asburgo. Ieri quella parte del giardino è stata restituita alla città dopo anni di declino. Ed è solo l’inizio di un processo di rinascita lento ma inesorabile.
La Campagna del Fai
I lavori di riqualificazione sono stati realizzati in seguito alla segnalazione del bene nel 2012 da parte di quasi 26mila cittadini nella sesta edizione del censimento nazionale "I luoghi del cuore", promosso dal Fondo ambiente italiano (Fai) in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Miramare si classificò settimo in quella raccolta firme, condotta dal Fai con una campagna serrata di soli 57 giorni a cui contribuì anche Il Piccolo. Grazie a quel posizionamento il progetto di riqualificazione del parco presentato dalla Soprintendenza regionale ottenne un contributo di 30mila euro stanziati dal Fai e da Intesa Sanpaolo. Con quei soldi si è arrivati al recupero del parterre basso. «Abbiamo dimostrato che l’unione fa la forza - dichiara la presidente del Fai Tiziana Sandrinelli -. I cittadini sanno che il patrimonio culturale italiano è un bene di tutti, e una sinergia virtuosa fra pubblico e privato l’ha risanato. Speriamo che ciò stimoli il completamento del progetto per tutto il parco». Sandrinelli ha presentato ieri l’esito del recupero assieme al direttore del Polo museale regionale Luca Caburlotto e al presidente della Cassa di risparmio del Fvg Giuseppe Morandini.
La riqualificazione
Il rifacimento, supervisionato dal responsabile del parco Maurizio Anselmi, consiste in un nuovo sistema di irrigazione, nella limitazione della lavanda troppo cresciuta, nel reimpianto di 1500 bossi per il ripristino del disegno a verde originario, la rigenerazione dei prati, la concimazione e i trattamenti preventivi contro il marciume radicale, il rifacimento di ghiaia, marmi e fontane. L’intervento ha preso del tempo, perché bisognava prima estirpare l’epidemia di funghi che aveva letteralmente disfatto il parterre. Morandini ha espresso la soddisfazione della Cassa di risparmio e del gruppo Intesa Sanpaolo: «Oggi siamo più che mai soddisfatti per aver contribuito a restituire un luogo del cuore caro per i ricordi che esso suscita, trasformandolo in qualcosa di vivo».
Il progetto complessivo
«La presentazione di questo rifacimento è la prima grande festa del Polo museale che è succeduto alla soprintendenza - spiega Caburlotto -. Questa è stata possibile anche perché avevamo già pronto un progetto complessivo per il recupero del parco, redatto dall’architetto Anselmi». Nei prossimi mesi infatti i cantieri si estenderanno alla parte più a monte del parterre, che al momento è ancora recintata e preda delle erbacce. I lavori rientrano infatti nell’accordo tra lo Stato e la Regione, che ha visto stanziare un milione e 200mila euro il primo e 600mila euro la seconda. «La prossima settimana il segretariato regionale inviterà le ditte a partecipare ai lavori - dice Caburlotto -. L'intervento sulle aiuole costerà 97mila euro presi dai fondi statali». I tempi precisi di fine intervento dipenderanno anche dai limiti che la natura impone alla piantumazione: la chiusura ci sarà probabilmente per l’autunno. Nuovi fondi arriveranno poi dal ministero dei Beni culturali con l’accreditamento per i visitatori del primo trimestre 2015. «I dati sulle visite confortano - afferma il direttore -. Nei primi tre mesi di quest’anno sono passate dal castello 33mila persone rispetto alle 27mila del 2014». Nel frattempo sono già in corso i lavori di rifacimento delle altre parti del parco, dai muraglioni del castello alla manutenzione delle piante. Un passo per volta Miramare rinasce.
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