«Il parco di Miramare a pagamento dal 2014»

Martines: al lavoro anche per il biglietto integrato con i Civici musei. Bray risponde a Prodani: castello da tutelare anche grazie ad accordi con il Comune
Di Paola Bolis
Lasorte Trieste 22/10/13 - Parco di Miramare
Lasorte Trieste 22/10/13 - Parco di Miramare

Pronto il progetto per i varchi e la biglietteria curato dalla Soprintendenza, «è in atto il lavoro» per arrivare d’altra parte anche a un ticket in abbinata a quelli dei Civici musei: «Un’integrazione che credo potrà partire nei primi mesi dell’anno prossimo». Ad annunciarlo è il direttore regionale per i Beni culturali Giangiacomo Martines, che fornisce così una data di avvio concreto all’idea lanciata (per Miramare) dal soprintendente Luca Caburlotto già nel 2011; e la include nella cornice del biglietto “integrato”.

Ci sono voluti anni, dunque, ma dal 2014 il parco di Miramare sarà a pagamento. Martines aggiunge così e precisa quanto contenuto nello scritto che il ministro per i Beni culturali Massimo Bray ha firmato in risposta all’interrogazione presentata in giugno dal deputato di M5S Aris Prodani, che chiedeva se Bray intendesse «convocare immediatamente un tavolo di confronto con gli enti locali al fine di stabilire le priorità per un piano di recupero di Miramare, in modo da interrompere il degrado». La risposta è arrivata. Non cita tavoli tecnici ma elenca puntualmente quanto per Miramare si è fatto negli ultimi tempi: parla dell’accordo di programma e del milione e 800mila euro di fondi Stato-Regione che hanno permesso di far partire una poderosa operazione di recupero (dalle serre ai muraglioni del castello); dice come il direttore generale ministeriale per la Valorizzazione del patrimonio culturale Anna Maria Buzzi, la scorsa estate durante una visita in Friuli Venezia Giulia, abbia concordato con la governatrice Debora Serracchiani sull’opportunità di un «accordo quadro di valorizzazione tra ministero e Regione» cui fare riferimento per intese a livello locale. Ricorda anche l’incontro in quegli stessi giorni tra Buzzi, Martines e il sindaco Cosolini, che ha portato a convenire di «avviare a breve la redazione di uno specifico accordo» per Miramare. Bray cita poi appunto l’ok (espresso nel settembre 2012) del Comitato regionale per i servizi di biglietteria al ticket d’ingresso per il parco: la normativa Ue non consente gratuità per i residenti, ma i triestini fruiranno di forme di abbonamento annuale «particolarmente economiche e convenienti». E qui Martines aggiunge a voce: biglietti dal 2014.

Fin qui la risposta del ministro. Della quale Prodani si dice «non soddisfatto. Restano punti di domanda sulla prospettiva che per Miramare si apre, sulle modalità di gestione: andrà creata una Fondazione? Chi metterà i fondi? I soldi dei biglietti - che non mi vedono contrario - resteranno sul territorio? Speravo in risposte più circostanziate». Quella della Fondazione, emersa mesi fa, è un’idea tramontata. Quanto al «tavolo di coordinamento» già tempo fa annunciato da Bray, è questo proprio uno dei punti che Cosolini intende toccare nel colloquio che avrà a breve col ministro: «Che le cose si siano messe in moto per Miramare, e in modo positivo, è assolutamente vero, così come è vero che non c’è affatto un atteggiamento di disinteresse né da parte del ministero né della Soprintendenza. Si sono posti tanti tasselli che vanno ora sistematizzati in una strategia», dice il sindaco.

E a proposito di strategia, nella risposta a Prodani il ministro colloca nel contesto dell’attenzione per Miramare l’ordine del giorno firmato a inizio ottobre dai deputati Massimiliano Fedriga (Lega) e Ettore Rosato (Pd), e accolto dal governo. Governo che si è «impegnato a valutare la possibilità di prevedere interventi idonei ad assicurare una più efficace tutela e valorizzazione del castello anche mediante accordi con il Comune». Va annotato che, in premessa, l’ordine del giorno recita che entro gennaio 2014 Miramare sarà trasferito alla Regione (a sua volta «autorizzata a trasferirlo» al Comune). E sebbene i tempi potranno non essere certo così rapidi, «è stata aperta la strada giusta», aveva già commentato l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti. Il ministro ora pare confermare che su quella si prosegue.

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