Il Parco del mare diventa digitale: presentato a Trieste il “Nautaverso”
Dopo 19 anni e molteplici progetti oggi al Tcc è stata illustrata la nuova versione del progetto che sorgerà a Porto Lido, nella zona della Sacchetta

TRIESTE Si chiamerà “Nautaverso”, il nuovo Parco del Mare 5.0, versione digitale del progetto lanciato nel lontano 2004 dal presidente della Camera di Commercio di Trieste Antonio Paoletti per elaborare il lutto del fallimento dell’Expo triestino del 2008 creando “il più grande Acquario del Mediterraneo”.
Dopo 19 anni e una moltitudine di progetti, proteste, raccolte firme e sondaggi, dietrofront si è arrivati alla versione prestata oggi al Trieste Convention Center, davanti a una platea di circa 1300 studenti delle scuole di Trieste e Gorizia.

L’area in Sacchetta
Il polo "edutainment”, come è stato definito, sarà costruito in un'area di proprietà del demanio portuale, poco distante dal centro, denominata “Porto Lido” con edifici fatiscenti la cui demolizione è iniziata nei giorni scorsi. Avrà un'esposizione con contenuti scientifici e di ricerca applicata e, per i più giovani, didattici.
L'area è data in concessione, per 40 anni, alla società Trieste Navigando Srl, che recentemente la Camera di commercio Venezia Giulia ha acquisito da Invitalia che ne era proprietaria. Il progetto prevede la realizzazione di un marina e di strutture a suo servizio.
Il progetto
Il progetto Nautaverso si estenderà su un'area di 17.300 mq dove troverà posto un edificio che ospiterà il Dec, Digital Experience Center, di 4.700 mq, le aree tecniche del Marina (835 mq), negozi e servizi (1.000 mq). In questi spazi il mare sarà raccontato in tutti i suoi aspetti.
In particolare, nel parco a tema Dec, con la tecnologia applicata a percezione e sensorialità, il visitatore nuoterà a fianco di uno squalo o una megattera, potrà giocare con delfini o nuotare sotto il pack dell'Antartide.
Nella Methahall (1.000 mq) si troverà su un fondale marino; per interagire con questo ambiente virtuale non dovrà indossare device perché si muoverà in spazi virtuali fra proiezioni a 360 gradi e ologrammi 3D: un metaverso virtuale, una commistione fra virtuale e reale.
Con il Submariner/Simulator sarà in una capsula alla scoperta delle specie più rare, dei fondali più irraggiungibili, degli ambienti meno conosciuti, grazie alla tecnologia 5D.
Nella Immersive room, una sala a doppia altezza, per gruppi, ci saranno percorsi multimediali interattivi, proiezioni e mappature 3d, con simulatori tattili, gesture control, large touch screens.
Il Virtual Acquarium avrà schermi led che daranno l'impressione di essere in un acquario reale, con ambienti marini di diverse zone del mondo.
L'Auditorium sarà un luogo carico di effetti speciali, con sistemi di proiezione di ultima generazione supportati da effetti speciali di movimento, olfattivi e sensoriali.
Science on sphere è una sala multifunzionale didattica per lezioni sulla sostenibilità ambientale legata al mare: un sistema di videoproiettori illumina una sfera sulla quale possono essere visualizzati 500 set diversi di dati sul nostro pianeta, aggiornati costantemente dalla Nasa.
Science Lab è uno spazio laboratorio con attività connesse con enti di ricerca e con start-up innovative che lavorano su nuove tecnologie. Qui vengono riproposte simulazioni della fauna marina in epoca remota.
The Time Machine è una mostra per osservare l'evoluzione della vita di specie ormai estinte dal tempo dei dinosauri e di altre di cui si ipotizza l'evoluzione nel futuro.
Le parole di Fedriga
Il nuovo Parco del Mare «va a riqualificare un'area importante e si inserisce in un contesto in cui sarà riqualificata anche l'area antistante, che è quella del mercato ortofrutticolo, e dove è previsto il rifacimento della piscina terapeutica». A questo si affianca il Porto Vecchio per il quale c'è «un grandissimo progetto di livello europeo dove protagonista sarà anche la Regione». Dunque, «tutta l'area mare di Trieste avrà una trasformazione e vedremo una città che non conoscevamo».
Lo ha detto il Presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga, a margine della presentazione del progetto del Museo del Mare 5.0. Il Governatore ha parlato di «progetti di interesse regionale perché hanno una capacità attrattiva molto importante dal punto di vista turistico e, per quanto riguarda il Parco del Mare, anche congressuale perché non sarà semplicemente un acquario innovativo che utilizza nuove tecnologie ma anche uno spazio dove oltre alla marina ci sarà la possibilità di svolgere assemblee con strumenti all'avanguardia».
Il nuovo Parco «va nella direzione della sostenibilità rispetto ai classici acquari costruiti in giro per il mondo». Fedriga ha parlato di una struttura che «rispetta l'ambiente, rispetta gli animali e promuove un'esperienza che con gli acquari tradizionali non si può garantire. Spero troverà una grande attenzione di pubblico, la Regione anche in questo caso svolge un ruolo importante dal punto di vista finanziario», ha concluso.
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