Il paradosso via Cumano tra cultura e degrado

Da una parte un grande patrimonio di storia, tradizione e cultura della città. Dall'altra il degrado di cui è vittima da anni l'intera zona. Una situazione paradossale con la quale devono fare i conti l'area di via Cumano e dintorni. Ad iniziare dall'enorme comprensorio che ospitava i padiglioni della Fiera, ormai abbandonato e in attesa di un futuro tutto da scrivere. Per continuare con il sito dell'ex caserma "Duca delle Puglie", che si sviluppa su una superficie complessiva di oltre 23mila metri quadrati, dove è ospitato un importante polo museale, che comprende la collezione de Henriquez, Museo della Guerra per la Pace, nonché la sede del Museo di Storia Naturale. Ma al cui esterno, a poche decine di metri di distanza, si respira un'aria ben diversa. Aria di degrado ed incuria.
Le stesse murature della caserma sono ormai deteriorate e lordate da scritte e disegni. Vicino all'ingresso spunta un cantiere aperto da tempo immemorabile con sbarre di ferro, che sostengono una parte pericolante del perimetro esterno. Dall'altro penzolano pericolosamente rotoli di filo spinato in direzione del marciapiede dove transitano i passanti. Sull'altro lato della strada, l'area verde, peraltro poco curata, continua a crescere a dismisura, tanto che alcuni rami degli alberi invadono il marciapiede. A questo si aggiunge l'inciviltà di alcuni cittadini, che hanno scambiato quella parte di bosco per una discarica a cielo aperto. In mezzo all'erba si trovano infatti cartoni, plastiche, lattine, bottiglie di vetro, pacchetti di sigarette, ma anche contenitori usati di oli e solventi e cerchioni di automobili. Senza dimenticare le immondizie abbandonate sul ciglio della strada che, insieme al cibo lasciato per gli animali, hanno attirato in zona persino i cinghiali che si sono spinti fino a ridosso della abitazioni. Un'area dunque piuttosto complicata, che comporta altresì tutta una serie di difficoltà di intervento, in quanto la zona della caserma fa parte del Demanio dello Stato, mentre parte del verde è di pertinenza delle Ferrovie dello Stato.
Da tempo i residenti segnalare le diverse problematiche alle istituzioni, tanto che è stata avviata anche una raccolta firme. Tra le criticità c'è anche la questione della viabilità e dei parcheggi selvaggi dei mezzi pesanti, camion e pullman in testa. La sosta è stata in parte riordinata con una serie di posteggi ricavati sul lato della strada opposto alla caserma. Ma a quanto pare il problema non è stato risolto del tutto. «Stiamo portando avanti questa battaglia ormai da quindici anni, ma la situazione non è affatto cambiata - afferma Rubina Menin, residente in via Cumano e in passato consigliere del parlamentino circoscrizionale -. Questa zona rappresenta l'ingresso est della città e non è certo un bel biglietto da visita per i turisti. Si sono succedute le diverse amministrazioni ma tutto è rimasto come prima, anche se va dato atto alla scorsa giunta di aver realizzato quantomeno il nuovo polo museale. Ma la caserma cade a pezzi, il verde è scambiato per un immondezzaio, la viabilità è pericolosa soprattutto per il percorso pedonale creato per gli studenti dove manca del tutto la segnaletica verticale. Insomma un vero disastro».
Pensieri condivisi da Antonio Altin, alla guida del bar da sempre punto di riferimento del quartiere. «Sono qui da quasi 40 anni e per questa zona non è mai stato fatto nulla. È un’area importante sulla quale penso sia giunta l'ora di iniziare ad intervenire per riportare un certo decoro e ridare dignità all'intero rione».
C'è chi si sofferma sul problema viabilità. «D'accordo è stata ridisegnata l'area parcheggi, ma le criticità non sono state risolte - spiega Mario Cecotti, che abita in zona da 46 anni -. Nel senso che i camper continuano a parcheggiare dove vogliono occupando strada e marciapiedi. E poi con le nuove aree di sosta la carreggiata si è ristretta, non si capisce più dove sia la linea di mezzeria e questo comporta rischi e pericoli per automobilisti e pedoni». Per Livio Cristofaro «l'area che rientra di fronte alla caserma è decisamente brutta da vedere, sbarrata da inferriate arrugginite con un muro pericolante e dove l'erba incolta è invasa da rifiuti di ogni tipo». Infine per Guido Savorani «le immondizie abbandonate sulla strada e nel verde oltre a creare un problema di immagine e decoro, comportano situazioni di pericolo. Più volte abbiamo visto i cinghiali avvicinarsi alle abitazioni alla ricerca di cibo. Con tutte le conseguenze che si possono immaginare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo