Il Palazzo taglia gli aliscafi Trieste-Pola
TRIESTE
Addio aliscafi per l’Istria. A meno di miracoli ,al momento improbabili, la giunta Tondo e l’assessore R iccardi hanno deciso di non finanziare più per gli anni 2012 e 2013 il servizio marittimo Trieste – Parenzo - Rovigno - Pola che, ironia della sorte, proprio nell’anno passato aveva riscosso un grande successo e sembrava destinato a stabilizzarsi. Sembrava, appunto, perchè come fa notare il consigliere del Pd Sergio Lupieri, mentre nella Finanziaria 2011 al capitolo 3912 erano collocate risorse pari a 1 milione per contributi ad imprese pronte a gestire le linee marittime tra Fvg, Slovenia e Croazia, adesso le cose sono cambiate. «A causa dei ben noti tagli al bilancio regionale - spiega Lupieri - è stato eliminato lo stanziamento, già previsto per tale finalità, per l’esercizio 2012 pari a 800 mila euro». Di conseguenza viene a decadere la gara europea bandita nel corso del 2011 che aveva affidato alla società Trieste lines, il servizio marittimo Trieste – Pola per un anno, prorogabile automaticamente per altri tre anni.
«Si trattava - chiosa Lupieri - di un servizio marittimo effettuato nei mesi estivi e di elevato successo, che era stato già pubblicizzato anche per i prossimi anni. Inoltre il servizio veniva utilizzato anche come trasporto marittimo, oltre che a scopo turistico balneare».
In vista, poi, sembra esserci una possibile beffa. «Risulta - aggiunge ancora il consigliere Pd - che Capodistria abbia fatto richiesta di poter essere inserita quale tappa nel tragitto del servizio Trieste - Pola, e viene da pensare che se questo servizio sarà tagliato a livello regionale, Capodistria abbia tutte le intenzioni di divenirne capolinea». Di qui la richiesta che venga fatto «ogni possibile sforzo» per reperire le risorse finanziarie necessarie al mantenimento di questo servizio.
Dalla Trieste Lines, beccata in contropiede, nessun commento. Parla, invece, l’assessore ai Trasporti Riccardi. Che ammette in prima battuta che «o il servizio viene garantito dall’integrazione di risorse pubbliche o non lo fa nessuno, perchè gli incassi coprono solo il 30 per cento delle spese», ma poi ammette il taglio. «Abbiamo privilegiato il trasporto pubblico locale rispetto a un sistema non primario. Del resto i soldi non sono più quelli di una volta. Vedremo se esisterà un margine di recupero all’interno della Finanziaria».
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