Il Palazzo ripristina i fondi Via agli aliscafi per l’Istria
TRIESTE. In Istria si va. Con l’aliscafo, anche quest’anno. Dopo l’inopinato taglio di bilancio che aveva praticamente azzerato il servizio della Trieste Lines per Pirano, Rovigno e Pola, la Regione ci ha ripensato. Ripristinati i 700mila auro di fondi necessari per gestire il servizio, e amici come prima.
Nell'assestamento del bilancio regionale 2012 che andrà in aula per l'approvazione alla fine di giugno, quei soldi figurano come contributi destinate «alle imprese affidatarie di servizi marittimi internazionali di linea tra i porti della regione e quelli delle Repubbliche di Slovenia e Croazia, per la copertura dei maggiori oneri conseguenti agli obblighi di servizio». Praticamente uno stanziamento con nome e cognome. La prima eco soddisfatta per la scelta arriva dal consigliere regionale del Pd Sergio Lupieri, che ricorda di avere già evidenziato al momento del taglio la carenza e sollecitato l'assessore Riccardi, all’epoca piuttosto freddo sulla materia, viste le carenze di liquidi, a cercare di intervenire in variazione di bilancio per la ripresa del servizio marittimo. «Bisogna dare atto all'assessore - annota adesso Lupieri - di aver recepito la sollecitazione, cogliendone l'importanza, reinserendo le risorse necessarie a finanziare anche il servizio marittimo Trieste-Pola, che nel 2011 aveva avuto un grande successo di gradimento con la presenza di un elevato numero di passeggeri».
Va anche detto che con questo opportuno dietrofront la Giunta si è probabilmente evitata anche qualche possibile grana legale. Nel 2011, infatti, tramite gara europea, il servizio era stato affidato alla Trieste Lines, con la clausola della proroga automatica per altri 3 anni. Fosse stato soppresso, come previsto originariamente, ci sarebbero stati probabilmente degli strascichi. Nicola Biriaco, direttore generale di Trieste Lines, preferisce pensare positivo, anche se deve aver aver tirato un sospiro di sollievo alla notizia. «Sapevamo che c’era qualcosa in divenire e adesso ne abbiamo avuto conferma. Che dire, siamo lieti di questa scelta, era una cosa altamente auspicabile per tutti. Stiamo già lavorando alacramente per far partire la linea, riparametrare l’orario e iniziare il servizio indicativamente alla fine di giugno. Anche con qualche piacevole novità».
Tra l’altro, fosse venuto meno il collegamento da Trieste, sembra che ci sarebbe stato qualcuno pronto a subenhtratre. In Slovenia. «Non è escluso - conclude Lupieri - che in mancanza del servizio marittimo Trieste-Parenzo-Rovigno-Pola, la vicina Slovenia si sarebbe attivata con un servizio sostitutivo in partenza da Capodistria, tappa che invece ora potrà essere inserita, laddove richiesta, nella rotta Trieste-Pola».
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