Il Palazzo approva la legge “taglia costi”

Via libera del Consiglio regionale alla norma che riduce le indennità e abolisce i vitalizi Il Movimento Cinquestelle vota contro: «Misure ancora troppo morbide»
Silvano Trieste 31/07/2013 Sala del Consiglio Regionale
Silvano Trieste 31/07/2013 Sala del Consiglio Regionale

Meno soldi nello stipendio, che passano da 10.291 a 6.300 lordi. Ma maxi-forfait per tutti fino a 3.500 euro ogni mese, che racchiudono spese per vitto, auto, telepass, telefono, corsi di aggiornamento e missioni. E, ancora, addio i vitalizi, un tetto alle paghe dei manager pubblici e una decisa mannaia alle risorse ai gruppi: 300 mila euro all’anno, anziché i 1,3 milioni di euro di euro. Le misure per ridurre i costi della politica regionale sono ora realtà.

Dopo mesi di dibattito, la “legge-tagliola”, infatti, è a stata approvata dal Consiglio regionale. Un’approvazione arrivata con voto bipartisan. Solo il Movimento Cinquestelle, che chiedeva tagli più incisivi, al momento del voto finale si è opposto.

Tra le novità introdotte dalla norma, così come stabilito in Commissione, rientra anche la cancellazione dell'istituto del vitalizio. Si tratta di una delle importanti riforme annunciate dalla presidente Debora Serracchiani in campagna elettorale, applicata a poche settimane dal suo insediamento. Secondo la norma approvata in aula, i nuovi consiglieri eletti nell'attuale legislatura, l'XI, non matureranno il vitalizio; al contrario, per quelli in carica fino alla X, l'assegno vitalizio continuerà ad essere applicato.

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