Il PalaFiliput diventa centro per i vaccini di Ronchi e non solo
RONCHI Si sta letteralmente trasformando, a Ronchi dei Legionari, il palasport dedicato ad Armando Filiput, il campione olimpico scomparso nel 1982. Una trasformazione necessaria e attesa. Via attrezzature sportive e al loro posto box, sedie, tavoli e anche i necessari frigoriferi. Ma anche nuove connessioni internet per la trasmissione dei dati. Tra qualche giorno, grazie alla positiva collaborazione tra amministrazione comunale, Asugi e Regione, sarà attivo il centro vaccinale cittadino che servirà anche alcuni comuni limitrofi.
Il sindaco, Livio Vecchiet si era detto pronto a mettere a disposizione una proprietà comunale per creare questa importante realtà. Tra le scelte papabili il palasport e la palestra polifunzionale di via Zorutti. E dopo il via libera degli organi competenti e i primi sopralluoghi, da qualche giorno, si è passati all’azione. Gli operai comunali hanno già quasi allestito tutto. L’ingresso degli utenti avverrà dalla zona del palaroller, dove è stato sistemato anche un gazebo per l’attesa e per il disbrigo delle prime pratiche. All’interno del palasport, inaugurato nel 1979, sono stati realizzati 6 box per l’inoculazione dei vaccini, spazi per l’attesa anche dopo che l’iniezione sarà effettuata e spazi per il primo soccorso se ce ne fosse l’esigenza. L’uscita avverrà dalla zona degli impianti di base, in modo da non creare alcun tipo di intralcio. Tutto segnalato a dovere, tutto delimitato e tutto perfettamente in regola. Anche i parcheggi che si trovano nelle vicinanze rispondono appieno alle esigenze espresse. Si potrà parcheggiare sia lungo via D’Annunzio, sia accanto alla scuola media Leonardo da Vinci.
«Sono pienamente soddisfatto della risposta che ci hanno fornito Asugi e Regione – dice il primo cittadino – e ringrazio l’assessore alle Politiche sociali, Gianpaolo Martinelli, che si è speso moltissimo in questa direzione, con professionalità e competenza, seguendo passo passo tutto l’iter previsto. Abbiamo chiesto che il centro possa essere aperto dalle 13 alle 21 e ciò per venire incontro, specialmente, ai lavoratori. Sarà un punto di riferimento importante anche per alcuni comuni vicini e ciò per la necessità di ampliare la campagna vaccinale alla quale tutti siamo chiamati a concorrere».
Sarà ancora una volta la Protezione civile ad offrire il suo supporto per rendere più agevoli tutte le operazioni, mentre la municipalità ronchese lancia un appello affinché altri volontari siu aggiungano per dare una mano e per aiutare le persone che si sottoporranno al vaccino e, quindi, per snellire al massimo le operazioni. Ovviamente sempre nel pieno rispetto della privacy. Un centro vaccinale che, come detto, è già stato meta di appositi sopralluoghi nel corso dei quali sono stati verificati tutti i locali messi a disposizione e la loro idoneità. Un invito raccolto appieno dal direttore dell’Asugi, Antonio Poggiana, al quale va il ringraziamento di tutta l’amministrazione comunale ronchese. «È la grande arma per uscire da questa pandemia – sottolinea Vecchiet – per aprire il territorio e per far partire l’economia. C’è un grande bisogno di normalità ed essa si raggiunge rispettando le regole e vaccinandosi».
Ora si attende il via libera. «Abbiamo raccolto quella che era una priorità – afferma l’assessore Martinelli – e non ci siamo tirati indietro nel dare, come sempre, la massima collaborazione. Che deve essere oculata, puntuale e segnata da passaggi importanti che vanno nella direzione di una realtà che abbia la massima operatività e sicurezza». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo