Il nuovo Prg scommette su verde e turismo
Nella città del futuro sarà possibile ampliare la banchina balneare di Barcola, e senza aspettare tanto saranno costruibili pontili, terrazze e zattere sul mare. Si potranno piantare giardini sui tetti. Realizzare (finalmente) percorsi di metropolitana riusando le linee ferroviarie dismesse, anche quella sotterranea sulle Rive. Si prevede un prolungamento in città dell’oggi malaticcio tram. Ci sarà una “città degli oggetti” e ci sarà una “città dei giardini”. Le piante diventano “corridoi ecologici”. Le zone del Carso fatta salva l’intoccabilità di quelle di pregio ambientale saranno più facilmente coltivabili, anche da mini-aziende, con forte semplificazione dei permessi, a tutela della tenuta del territorio. Nelle aree dette “di trasformazione”, quelle oggi vuote e senza scopo definito, si apre alla residenzialità (Campo Marzio), alle attività artigianali, sociali e di ricerca (caserma di Banne).
Ma soprattutto nella città del futuro è previsto un calo dell’82% della possibilità di nuove edificazioni a espansione del tessuto urbano, e del 36% delle zone turistiche, mentre cresce in prospettiva del 37% la superficie verde.
Ieri il Comune ha rotto gli indugi dopo aver scalato gli ottomila con le consultazioni a tappeto sul nuovo Piano regolatore, con categorie e professionisti, coi Comuni sloveni di Capodistria e Sesana e con l’Ezit, e per alcune cose assai innovative anche con legali e notai. La Giunta ha dato via libera, il documento è stato girato alle circoscrizioni che in 20 giorni dovranno esprimere un parere. Si prevede che a febbraio il documento urbanistico sarà in consiglio comunale, da cui dovrebbe uscire “adottato”. Di seguito, le osservazioni dei cittadini. Nel periodo di esame pubblico il Prg sarà pubblicato sul sito del Comune, Retecivica, e tutti potranno consultarlo.
Ieri ne hanno presentato le linee generali e l’avvio dell’iter il sindaco Roberto Cosolini e l’assessore alla Pianificazione, Elena Marchigiani. Cosolini non si è astenuto dal fare di nuovo barriera «al disco rotto delle opposizioni - come lo ha chiamato -, dicono che siamo in ritardo, ma in metà mandato sono stati prodotti il Piano del traffico, il Piano del commercio e il Piano regolatore la cui ultima edizione risaliva al 1997, al sindaco Illy: realizziamo ciò che altri non sono riusciti a fare in 10 anni». Altrettanto urgente per Cosolini rimarcare «l’enorme lavoro fatto da tutti gli uffici comunali», e negare «che siano stati ingaggiati molti consulenti esterni con relativa spesa».
Che Piano regolatore sarà? «Per una città più vivibile, che riqualifica il patrimonio esistente spesso degradato, integra il territorio con quello circostante, punta a qualità della vita e turismo, basso impatto energetico, poco consumo di suolo». Con un disegno molto compatto che dà anche un nuovo nome alle cose, e tien conto di mappe dal sottosuolo al Carso, inventando anche i “Centri di quartiere” come nuclei già adibiti a servizi pubblici in una città vista come “policentrica”, il Prg introduce appunto una novità assoluta: gli “ecoquartieri”, incentivati da “crediti volumetrici”. Zone edificate (male) negli anni ’60-’70 potranno essere distrutte e rifatte con i migliori parametri energetici, in cambio il realizzatore riceverà, in aree di città identificate come ancora ampliabili di volume, dei “crediti” in metri cubi, non più del 10% rispetto all’intervento fatto. L’indicazione: al massimo ci saranno 200 mila metri cubi spendibili nell’arco di 10 anni da quando il Registro comunale dei crediti sarà stato varato.
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