Il nuovo presidente Irci slitta a settembre

Incomprensioni fra le associazioni sugli equilibri interni dopo l’intesa sulla “soluzione Degrassi”
sterle trieste forum de il piccolo candidati codarin rosato sponza nella foto codarin
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L’assemblea dei soci dell’Irci di lunedì sera ha approvato il bilancio consuntivo del 2014 e quello preventivo del 2015, rimandando a settembre l’annoso capitolo del rinnovo delle cariche. I due bilanci sono stati presentati dal consiglio direttivo, corredati dal parere del collegio dei revisori dei conti. L’approvazione è avvenuta con un voto contrario (Massimiliano Lacota dell’Unione degli istriani) e un astenuto (Renzo de’ Vidovich della fondazione Rustia-Traine). È rimasto in disparte l’argomento dei prossimi vertici, sebbene tra le associazioni non sia mancato un po’ di gelo al riguardo. Dopo aver trovato un candidato comune nell’ex assessore illyano Franco Degrassi, infatti, il fronte unico delle associazioni pare essersi un po’ incrinato dopo che nei giorni scorsi Renzo Codarin di Anvgd ha ammesso che «a seconda delle condizioni economiche il nome potrebbe anche cambiare».

Si è deciso, come anticipato, di rimandare a settembre la decisione. Dietro al distanziamento ci sarebbe un disaccordo tra le associazioni sugli equilibri interni all’istituto, non ultimo i rapporti fra il prossimo presidente, chiunque sia, e il direttore Piero Delbello. Nei giorni scorsi anche de’ Vidovich era intervenuto sull’argomento in una lettera chiedendo a gran voce di non posticipare ulteriormente il voto e di scegliere il nuovo presidente proprio durante l’assemblea di lunedì. I soci preferiscono però aspettare che la dirigenza uscente chiuda un accordo con il Comune per la gestione del museo. L’istituto deve infatti ridefinire i contenuti della convenzione e confrontarsi con l’amministrazione comunale, dopo che il palazzo di via Torino è divenuto a tutti gli effetti parte del sistema museale comunale. Le collezioni esposte, proprietà dell’Irci, non sono ancora passate ufficialmente al Comune e nemmeno le spese di gestione del museo hanno un intestatario definito in via ufficiale. La giunta sta lavorando a una bozza di delibera, su cui i vertici dell’Irci vorrebbero però poter dire una parola prima del suo approdo all’aula del Consiglio comunale. Una materia delicata, che si preferisce delegare all’attuale presidenza prima di inaugurarne una nuova in settembre. In previsione di tale scadenza, l’assembla dei soci ha sottolineato anche l’importanza di verificare, in primis da parte del consiglio direttivo dell’Irci, la funzionalità di alcune norme statutarie e la possibilità di proporne l’approvazione a settembre, anche nella prospettiva delle nuove funzioni a cui l’istituto potrà dedicarsi dopo essersi finalmente sgravato dai pesanti oneri connessi alla ristrutturazione dell’immobile prima e all’allestimento del museo poi. L’inaugurazione di quest’ultimo è causa di gioia particolare per la presidente Chiara Vigini, che rivendica la consegna alla città di una nuova risorsa culturale.

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