Il nodo dei cento precari della Flextronics
Passate le consegne dello stabilimento triestino tra Alcatel-Lucent e l’acquirente Flextronics, riprende il confronto tra la nuova proprietà e le organizzazioni sindacali: per mercoledì 2 settembre è fissato un incontro tra le parti sociali che avrà come oggetto principale la cosiddetta “stabilizzazione dei somministrati”. Dietro all’anti-estetica definizione si cela uno dei temi forti dell’accordo raggiunto il 23 giugno scorso al ministero dello Sviluppo Economico, ovvero l’assunzione di cento interinali. Roberto Magistrali, project manager che ha seguito lo sbarco di Flextronics in terra giuliana, ribadisce l’impegno assunto dalla multinazionale statunitense di assorbire entro la fine di settembre quasi un quarto della forza-lavoro precaria, complessivamente costituita da 370 unità.
Lo stesso Magistrali ha sottolineato che il sito produttivo, domiciliato in strada di Montedoro, ha operato durante il mese di agosto e che non sono emersi particolari problemi nella transizione tra vecchia e nuova gestione. La produzione è sempre concentrata sui sistemi di trasmissione su fibra ottica. Ancora nel corso della prossima settimana, quando rientrerà il responsabile dello stabilimento Marco Colombo, lo staff di Flextronics si vedrà con la Regione Fvg, per riprendere i colloqui in tema di ricerca e innovazione. Dal Sincrotrone a Insiel, ci sono sul territorio numerose opportunità di possibile collaborazione industriale, seguite con attenzione da Flextronics.
A loro volta i sindacati, in attesa della riunione del prossimo mercoledì, monitorano le mosse del gruppo neo-acquirente: il confronto dei mesi scorsi, prima della firma romana, non ha mancato di asperità e quindi c’è prudenza nel rapportarsi con Flextronics. «L’azienda - commenta Stefano Borini, segretario provinciale della Fiom, sigla maggiormente rappresentativa nella fabbrica elettronica - sembra orientata ad assumere gli interinali seguendo criteri di anzianità e di valorizzazione professionale, criteri che ci trovano d’accordo. Il bilancio di queste prime otto settimane, con tutte le riserve del caso e tenendo presente la brevità del periodo, è favorevole».
Flextronics era subentrata ad Alcatel-Lucent il primo luglio scorso. I lavoratori avevano approvato l’accordo romano con un referendum che aveva visto prevalere i “sì” con oltre il 90%.
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