Il no di Dipiazza fa saltare il banco: niente corse aggiuntive per il mare
TRIESTE «Io in quel progetto non ci metto una lira, sono soldi buttati via. Se vogliono se lo pagano da soli, e alla fine invece che 11 ci troveremo 14 autobus in fila a Barcola». Roberto Dipiazza, a sorpresa, fa saltare il banco, sfilandosi dall’atteso piano di potenziamento delle linee 6 e 36 verso Barcola e Miramare, pensato per far fronte alla stagione estiva. Uno stop del tutto inatteso visto che fino a poche ore prima, dietro le quinte della terza commissione consigliare che all’ordine del giorno, tra gli argomenti, prevedeva proprio il rafforzamento di quelle linee, l’accordo pareva già cosa fatta.
Il progetto dettagliato dell’intensificazione della direttrice per Barcola e Miramare messo a punto dalla Trieste Trasporti, è infatti da tempo sulla scrivania degli uffici della Regione e del Comune. E ieri, a detta di molti bene informati, avrebbe dovuto essere ufficializzato, con tanto di annuncio di data del debutto: 6 maggio. Già definita pure la spartizione dei costi, che prevedeva un terzo a carico della Regione, un terzo al Comune e il restante della Trieste Trasporti.
«Il progetto prevede 900 posti aggiuntivi all’ora, anche 1. 100 nei mesi estivi, 38 mila chilometri in più, da sostenere con un investimento da 160 mila euro», hanno illustrato in commissione Magda Uliana, direttore Infrastrutture e Territorio della Regione, e Michele Scozzai, responsabile della comunicazione per Tt. Proprio mentre Scozzai invitava ad una valutazione su altri punti cruciali del trasporto pubblico – dall’analisi della gestione dell’impatto significativo della riqualificazione di piazza Libertà, alla riflessione sui fabbisogni di via Bonomea visto l’aumento di corsi e iscritti alla Sissa che rende inadeguata la linea 38 –, il sindaco ha preso la parola. E l’ha fatto proprio per mandare a gambe all’aria il progetto.
«Una follia aumentare i bus in via Bonomea, – ha replicato Dipiazza – e anche portare più corse a Barcola non serve a niente: si conterebbero semplicemente più autobus in fila. È certamente più efficiente un servizio aggiuntivo di bus navetta che dal futuro park accanto al Pala Congressi trasferisca velocemente le persone all’altezza della Pineta di Barcola».
Punto, e a capo. Dunque a meno che Trieste Trasporti e la Regione non si sobbarchino da sole l’intero costo del servizio, per Barcola – che lo scorso anno in estate contava fino a 54 corse giornaliere in più – si prospetta una stagione da viaggi in “modalità sardina”, con criteri che hanno poco a che vedere anche con la sicurezza dei passeggeri.
Dai consiglieri presenti in commissione, tuttavia, nessun intervento puntuale sullo stop al potenziamento delle corse della 6 e della 36. «Non riesco a capire perché – commenta Roberto De Gioia di Progetto Fvg – per alleggerire Barcola non si sfrutti la strada del mare, collegando la città con quel tratto di costa».
Tra le richieste anche quella di un servizio di autobus notturno e corse potenziate per la linea 52 per Montegrisa avanzata dal consigliere Porro (Fdi), e la proposta di Bruno Marini (Fi) di incrementare durante i 4 mesi estivi il passaggi della linea 24 che si spinge fino a San Giusto, facendola partire ogni 20 minuti e non più ogni 40. –
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