Il nipote ricorda Nazario Sauro con un giro d’Italia a vela
L’ammiraglio Romano pronto all’impresa in occasione del centenario della Vittoria. Partenza il 4 ottobre da Sanremo e arrivo a Trieste esattamente due anni dopo
Il monumento a Nazario Sauro
TRIESTE «I valori universali di solidarietà, impegno, libertà e giustizia oggi offuscati sono quelli che ispirarono la vita e le azioni di mio nonno - afferma l’ammiraglio Romano Sauro - mi accingo a un lungo viaggio via mare lungo le coste italiane per riaffermare la loro attualità». L’”impresa”, che va sotto il nome del progetto “Sauro 100 - Un giro in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia” sta per iniziare, essendo la partenza prevista per il 4 ottobre da Sanremo.
Sarà illustrata dallo stesso promotore nel corso di un evento in programma questo venerdì, 23 settembre alle 18.30, nella sala conferenze della Lega navale (presieduta da Pierpaolo Scubini) sul Molo Fratelli Bandiera. «A presentare l’iniziativa sarà il presidente della Barcolana, Mitja Gialuz - spiega Sauro - perché il periplo delle coste italiane si concluderà proprio a Trieste nell’ottobre 2018 quando la Barcolana festeggerà il mezzo secolo esattamente nell’imminenza del centenario della vittoria nella Prima guerra mondiale. Subito dopo (il 2 marzo 2019, ndr.) anche la sezione di Trieste della Lega navale celebrerà i cent’anni di vita. Ma l’arrivo a Trieste, oltre che per il fatto che si tratta dell’estremo lembo costiero orientale dell’Italia, è dettato anche dalla vicinanza con Capodistria, città natale di Nazario Sauro: è al centenario del suo sacrificio, dato che venne giustiziato nel 2016, che è connessa invece la partenza».
Il viaggio sarà compiuto a bordo della barca di famiglia di Sauro, il Galiola III, uno sloop (barca a vela con un albero) di quasi dieci metri. L’equipaggio di 5 o 6 persone ruoterà spesso, ma Romano Sauro sarà costantemente a bordo anche se le navigazione subirà alcune soste. Per chiunque lo desiderasse sarà possibile prenotarsi e venir imbarcato per qualche tratto. Il percorso interesserà tutte le regioni costiere italiane, in una navigazione lunga ben due anni e 4000 miglia che, partendo da Sanremo il 4 ottobre come detto, interesserà 91 porti italiani, toccando anche porti esteri (Corfù, Durazzo, Cattaro) e alcuni porti istriani e del Quarnero: Lussinpiccolo, Abbazia, Pola, Rovigno, Parenzo e logicamente Capodistria. In Friuli Venezia Giulia, in particolare, l’evento itinerante interesserà anche Grado e Monfalcone per concludersi a Trieste dove si pensa di poter arrivare il 4 ottobre 2018.
In ogni porto verranno organizzati incontri con le scolaresche in cui lo stesso Romano Sauro parlerà ai giovani sul tema “La Grande guerra sul mare” raccontata attraverso la storia del marinaio Nazario Sauro e la presentazione del libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio” che l’ammiraglio ha scritto assieme al figlio Francesco. (I diritti d’autore della vendita saranno devoluti alla Fondazione Onlus che si occupa di bambini ammalati di cancro).
Tra gli scopi che il suo progetto, autofinanziato, si propone, Romano Sauro ne ricorda alcuni. Ad esempio, promuovere il recupero di storie, racconti e luoghi della memoria, che ben si inquadrano nel processo di costruzione dell’identità europea e della nostra storia nazionale. Comunicare le sensazioni e il coinvolgimento familiare che hanno portato il relatore ad approfondire la figura di Nazario Sauro – suo nonno paterno – attraverso ricerche effettuate in musei, biblioteche e nell’archivio di famiglia. Comunicare e far riflettere sui valori universali di solidarietà, impegno, libertà, giustizia che caratterizzarono la vita, le azioni e la figura di Nazario Sauro. Promuovere la conoscenza di un particolare aspetto della Prima guerra mondiale, quello della guerra sul mare attraverso le principali azioni navali che si sono svolte in Adriatico (per esempio, il salvataggio dell’esercito serbo da parte della Marina italiana) e presentare alcune figure che furono protagoniste nel conflitto tra cui Luigi Rizzo, Giuseppe Aonzo e Nazario Sauro.
E ancora, far conoscere lo sport in generale e quello nautico, in particolare, a partire dal contesto specifico legato alla Prima guerra mondiale alla quale parteciparono molti sportivi di calcio, canottaggio, pugilato, ciclismo, automobilismo, ecc. Far comprendere come la “Storia siamo noi” e come si può partire anche dalle esperienze familiari per approfondire e amare la storia. Trasmettere ai giovani l’amore per il mare e far loro comprendere che dal mare possono trarre occasioni non solo di interesse ricreativo, ma anche di arricchimento etico, morale e culturale, oltre a far comprendere le opportunità che esso offre per il lavoro futuro ma, più in generale, indurli a considerare il mare come punto di incontro di popoli, culture e religioni diverse.
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