Il new deal di Miramare con marketing veneto

Firmata la convenzione per i servizi aggiuntivi: audio guida per il parco, gadget e quaderni Marsilio. Per Pasqua un +30% di visitatori paganti rispetto al 2013
Di Fabio Dorigo
Lasorte Trieste 31/12/12 - Castello di Miramare
Lasorte Trieste 31/12/12 - Castello di Miramare

«Spero che piova, perché gli ombrelli sono troppo belli». Magari non dentro, come è capitato purtroppo in passato. Luca Caburlotto, sovrintendente per i beni storici e artisti, è felice di aver firmato (martedì 22 aprile) la convenzione per la gestione dei servizi aggiuntivi di Miramare. Una firma storica ed epocale. Ombrelli gadget inclusi, ovviamente. Il castello e il parco di Miramare, principale attrazione turistica di Trieste e del Friuli Venezia Giulia, entrano finalmente nel mondo del marketing culturale. La biglietteria e altri servizi (servizi igienici, parcheggi, bookshop, gadget, guide, cataloghi delle mostre, didattica, viste guidate) sono affidata alla cordata capeggiata da Verona 83 scrl che nel novembre scorso si era aggiudicata la gara (Civita Tre Venezie, Marsilio Editore, Charta e Promotrieste).- Pure il servizio di “Kaffeehaus” è andato alla cooperativa Verona 83 che lo gestirà da sola dopo avere incamerato la quota detenuta della poi fallita Salumi Masè. Fondata nel 1983, Verona 83 è oggi una delle più importanti realtà del settore terziario italiano. Controlla la società Teleart che tra i clienti vanta la Biennale di Venezia, l’Arena di Verona, il Cenacolo Vinciano, la Pinacoteca di Brera, il Palazzo Ducale di Mantova e i Musei civici veneziani. La firma sulle convenzioni era attesa da tempo, ma è finita nella zona d’ombra del pensionamento di Giangiacomo Martines avvenuto il 31 gennaio scorso. Il contratto avrà durata quadriennale e si annuncia ricco di novità per Miramare. Cose mai viste come l’audio guida per il parco o le guide in ungherese, oltre l’inglese, il tedesco, il serbo e il croato («Unici in regione forse in Italia», dice il soprintendente). E soprattutto gadget mirabolanti. «Bellissimi» assicura Caburlotto.

Il valore economico? La Soprintendenza dovrebbe incassare tra i 400 e i 500 mila euro lordi all’anno dalla biglietteria e dai servizi integrati (75% sui biglietti, 34mila di canone fisso), mentre dal bar 29mila euro di canone fisso (oltre il 12% sugli introiti stimati attorno ai 300mila euro all’anno).

Una novità assoluta sono i servizi didattici per il castello e il parco e la pubblicazioni di quaderni specifici da parte della Marsilio. «Penso per esempio alla collezione di vasi orientali del castello che sono stati chiesti per prossima mostra la via della seta alla Casa dei Carraresi di Treviso», aggiunge Caburlotto. In preparazione quaderni sulla Marina austriaca, il Duca d’Aosta e le svariate vicende di Massimiliano e Carlotta. Sarà rinnovato l’arredamento del bookshop e della biglietteria. «Il progetto era in gara ed è già stata approvato» spiega il soprintendente. Il bookshop della Marsilio, inoltre, non riguarderà solo il castello di Miramare, ma l’intera regione. Intanto ci si gode il successo pasquale sotto la pioggia ama senza gli ombrelli gadget. «Abbiamo avuto circa 1.500 visitatori in più rispetto al 2014 (2.076 a Pasqua e 1916 a Pasquetta). Un aumento del 30 per cento. E tutti a pagamento» tiene a precisare la direttrice di Miramare Rossella Fabiani. Un messaggio per il Comune di Trieste che ha triplicato gli ingressi. A gratis.

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