Il neoassessore Fvg Scoccimarro: «Primo atto? Vado a pulire il mare»
L'uomo di Fratelli d'Italia, con deleghe all’Ambiente, in campo da sub per i fondali triestini

TRIESTE. Il primo atto da assessore? Pulire i fondali del molo Audace. Da sub. «Sono un operativo, ci si comincia subito a muovere». Fabio Scoccimarro, l’uomo di Fratelli d’Italia nella giunta Fedriga oltre vent’anni dopo aver fatto l’assessore in Provincia, non vuol sentir parlare di Casta che si ricicla: «Il termine non mi appartiene. Ho sempre lavorato, pure da studente, quando iniziò il mio impegno politico. E all’epoca essere di destra non era facile».
Se l’aspettava la chiamata?
Sinceramente sì. In politica ci possono essere le sorprese dell’ultimo minuto, ma le attestazioni di stima e fiducia ricevute dal presidente e non solo, mi inducevano a essere ottimista.
A chi dice grazie?
A chi si è impegnato con me dal 2013. Siamo partiti da zero: quando organizzammo la prima festa Tricolore eravamo “quattro amici al bar Ferrari”. L’impegno e il lavoro di militanti e dirigenti ha portato al congresso nazionale al PalaTrieste 5 mila delegati da tutta Italia.
Come si sta a Palazzo? E come si mangia alla bouvette?
C’è una bouvette? Non lo sapevo e poco m’interessa. Non mi fanno impazzire le scrivanie, figuriamoci le tartine.
L’hanno invitata a presenziare alla pulizia dei fondali del molo Audace. Ci andrà?
Ho posto una condizione: essere reclutato come sub. Proposta subito accettata.
Ma l’Ambiente è nelle sue corde?
Ho già trattato l’argomento quand’ero presidente della Provincia di Trieste e sono convinto che questo incarico, certamente impegnativo, sia strategico. Sostenibilità, economia circolare, energie alternative, riciclo e riuso, nuove tecnologie rappresentano le opportunità del futuro.
Chiuderà l’area a caldo della Ferriera?
Nel programma del sindaco Dipiazza e in quello del presidente Fedriga, sviluppo del Fvg e benessere dei cittadini sono incompatibili con produzioni industriali impattanti con territorio e abitanti. Tramite Arpa e assessorato, ho iniziato a raccogliere i materiali necessari per fornire alla presidenza tutti gli elementi per un confronto con la proprietà.
Come tutelare i posti di lavoro?
Anni fa venne istituito un tavolo di lavoro da Comune, Provincia e Regione, coordinati dal ministero Attività produttive, al fine di dismettere con data certa l’area a caldo; contemporaneamente, si sarebbero attivate le misure a difesa dell’occupazione con gli strumenti in possesso degli attori istituzionali. Confermo che la tutela dei lavoratori avrà la massima attenzione.
Nel suo curriculum compare la presidenza della fondazione Isai, Istituto sviluppo ambientale internazionale che pare non esista più. Di che si è trattato?
Da presidente della Provincia ero riuscito a dare il via a questa realtà in virtù di un accordo con l’Unesco, ricevendo la garanzia di un importante contributo. Purtroppo, chi è venuto dopo di me non ha proseguito il percorso e il contributo non è stato mai erogato. Ma, da assessore regionale, riprenderò il progetto di formazione ambientale internazionale, rilanciandolo con più forza.
Ci sono gli amici in politica?
Ho ricordi fantastici e amicizie stupende che risalgono ai tempi delle proteste studentesche e dell’università, persone con cui mantengo tutt’oggi forti legami anche se si sono trasferite altrove; altri, iniziata la stagione della destra di governo, si sono rivelati invece una delusione.
Il suo punto di riferimento?
Fin troppo scontato rispondere Almirante, grande leader e vero gentiluomo della cui famiglia sono spesso ospite a Roma. Voglio invece rendere omaggio a due grandi figure della mia generazione politica, due fratelli maggiori: Paolo Morelli, generosità, impegno e onestà, e Almerigo Grilz, il migliore tra noi. Non fosse morto in Mozambico 31 anni fa, la storia della destra politica italiana sarebbe stata ben diversa.
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