Il Mondo Unito a Trieste, 600 voci per la pace

Aperto il congresso dei Collegi, delegati da 150 Paesi. La prima sessione dedicata a solidarietà e integrazione: «Da ciascuno un contributo prezioso». Sabato alle 9.45 sessione dedicata alla memoria di Giulio Regeni
Sala affollata per la prima sessione del congresso mondiale dei Collegi Uwc a Trieste (Lasorte)
Sala affollata per la prima sessione del congresso mondiale dei Collegi Uwc a Trieste (Lasorte)

TRIESTE. I cambiamenti climatici, la disuguaglianza sempre più profonda, i crescenti nazionalismi, il numero sempre più alto di conflitti e di rifugiati e, alla luce di tutto questo, l'urgenza di educare i giovani alla pace, alla valorizzazione delle differenze. Questi i temi all'ordine del giorno del congresso mondiale dell'Uwc, l'organizzazione internazionale che raggruppa i 16 Collegi del mondo unito sparsi in tutti i continenti, che ha scelto Trieste, prima città italiana a ospitare questo evento, per dibatterli e affrontarli. Il tutto attraverso le voci e le opinioni sia degli studenti che frequentano le 16 scuole dell’Uwc nel mondo, sia degli ex allievi, sia dei rappresentanti istituzionali dell'Uwc. Teatro del congresso la sala principale del Molo IV, dove ieri sono confluiti circa 600 delegati provenienti da 150 Paesi. Un appuntamento organizzato dal Collegio del Mondo unito dell'Adriatico di Duino di concerto con la Regione.

La sessione plenaria di oggi, sabato 29 ottobre, alle 9.45, sarà dedicata alla memoria di Giulio Regeni, con la giornalista egiziana Lina Attallah (Mada Masr), ex allieva di Duino, e il giornalista della Bbc Julian Miglierini.

 

QUI IL LIVE STREAMING

 

 

Il congresso mondiale dell'Uwc è convocato ogni 5 anni per programmare l'attività futura e scegliere le linee direttrici da seguire, ma mai ha raggiunto questa dimensione. E seguendo quelli che sono i principi fondanti dell'Uwc, ieri (venerdì 28 ottobre) nella prima sessione si è parlato di pace e integrazione, «perché nessuno, da solo - hanno detto i rappresentanti dell'Uwc - può risolvere i problemi del mondo attuale, ma ciascuno di noi, individualmente, può fare uno sforzo per dare un contributo che può essere prezioso in un contesto generale».

 

Collegio del Mondo Unito: il congresso internazionale 2016 in diretta da Trieste
Duino - Studenti del Collegio del Mondo Unito

 

Questo il messaggio di ieri. Ma già alla vigilia del congresso, giovedì, i rappresentanti degli studenti hanno voluto dare una testimonianza del loro impegno verso gli altri andando a Udine, in un centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa con cui il Collegio di Duino ha stretto uno speciale rapporto fin dalla scorsa estate sfociato nell'attivazione di due servizi di volontariato. Al termine della visita, gli studenti hanno offerto in dono al centro alcune mazze da cricket e frisbee e, tutti assieme, studenti e richiedenti asilo, hanno poi giocato a frisbee e a pallone.

Venerdì mattina, all'apertura del congresso, è stato Sven Mollekleiv, presidente della Croce rossa norvegese, a dichiarare che «oggi il tema dei migranti ci coinvolge tutti ed è in questa circostanza che devono emergere quei valori di solidarietà e di umanità per i quali i Collegi del Mondo unito si sono sempre battuti». Dopo di lui, Jens Walterman, direttore dell'Uwc, ha ricordato che «l'organizzazione internazionale dei Collegi marcia spedita poggiando su due strutture fondamentali, le 16 Scuole e gli ex allievi che, in qualità di volontari, fungono da selezionatori degli studenti di oggi».

Ma i testimoni più vivaci della volontà di aiutare gli altri sono stati i giovanissimi studenti. Molti di loro si sono presentati indossando abiti tradizionali del loro Paese d'origine, alcuni portando sulle spalle la bandiera nazionale. «Essere oggi qui, con centinaia di colleghi, ci permette di conoscerci e di confrontarci. I più giovani con il loro entusiasmo - ha detto la finlandese Ellen Henricson - i meno giovani con la loro esperienza posso dare un serio contributo a delineare proposte che puntino a migliorare il mondo». Tatev Gievorguyan, proveniente da una terra tormentata come l'Armenia, ha sottolineato che «il congresso è utile per ribadire l'unità degli ideali del Movimento, in quanto l'Uwc è l'espressione della volontà collettiva di contribuire a migliorare le cose. Stare oggi qui per noi è un'occasione unica, perché il nostro apprendimento non si esaurisce nella conquista del diploma, ma in un quotidiano impegno a favore degli altri».

Simbolo del mondo di oggi, ecco poi Ethan Aspin, che è sia cittadino del Sud Africa sia del Belgio. «I miei genitori mi hanno fatto girare molto - ha ricordato - così ho imparato qualcosa di importante per la vita. L'Uwc è una grande famiglia».

Fra i tanti anche una triestina, Nicole Pagnut: «Innanzitutto - ha affermato - sono orgogliosa di vedere tutti ammirati dalla bellezza della nostra città, che forse noi per primi non siamo sempre capaci di cogliere. Essere del Collegio significa imparare a crescere con responsabilità. Ci sentiamo cittadini del mondo - ha proseguito - prima ancora che del nostro paese e giovani ambasciatori del valori dell'Uwc». Valori nei quali - così Mike Price, rettore del Collegio dell'Adriatico, «l'impegno della scuola di Duino si rispecchia fedelmente». Loredana Panariti, assessore per l'Istruzione della Regione, che ha collaborato con il Collegio di Duino nell'allestimento del congresso, ha ricordato che «la Regione 34 anni fa fu lungimirante nel decidere di finanziare il Collegio duinese».

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo