Il mondo digitale svelato da State of the Net
TRIESTE Tornerà a Trieste il 14 e 15 giugno prossimi, e sarà dedicata alle «Conseguenze» (Consequences) delle nostre azioni in rete, la decima edizione della rassegna «State Of The Net», conferenza internazionale sui temi legati al digitale e a Internet. Ideata appunto nel 2008 e curata dai giornalisti Beniamino Pagliaro e Sergio Maistrello, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e l'azienda Insiel Spa, e dall'imprenditore goriziano Paolo Valdemarin, State of the Net ha saputo approfondire nel tempo temi caldi del rapporto tra società e rete, anticipandone alcuni che oggi sono di stretta attualità: tra i titoli degli anni passati «Fatti» (sul rapporto tra social media e fake news, nel 2016), «Algoritmi» (2015), «Smart life» (2014).
Il tema di quest’anno avrà a che fare con la società. Relatori e partecipanti alle conferenze, in particolare, partiranno da alcune considerazioni di fondo: quanto le cose, di solito, siano più complesse di quanto sembrino e come i cittadini e le organizzazioni debbano debbano essere consapevoli delle conseguenze delle loro scelte. Quindi le conseguenze sull'infrastruttura: dal trasporto alla logistica, dall'assistenza sanitaria alla gestione dei dati; sul business: l'avvio, la crescita e la gestione delle attività aziendali con nuovi strumenti non solo per progettare i prodotti, ma per progettare le proprie attività future. Infine le conseguenze sulla cultura: la “dieta” tradizionale dei media sta cambiando il modo in cui ci avviciniamo e consumiamo libri, film, televisione e notizie, spesso con conseguenze impreviste.
L’anno scorso hanno partecipato agli incontri in qualità di relatori, tra gli altri, il giornalista e scrittrice Eliane Glaser, l’esperto di innovazione digitale Euan Semple e l’organizzatrice di meetup Adriana Lukas. Divideranno la scena con lo scienziato Walter Quattrociocchi, la direttrice dell'Imagelab Research Lab Rita Cucchiara, il managing director della divisione digitale del Gruppo Espresso, Massimo Russo e altri esperti di informazione online. Grande attenzione era stata riservata alle eccellenze regionali, con la presentazione di cinque app innovative appunto “made in Fvg”.
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