Il mistero dei due amici trovati morti a due settimane di distanza
AGGIORNAMENTO: Nell'articolo pubblicato il 15 marzo, contrariamente a quanto appreso il giorno precedente, si esclude qualsiasi tipo di collegamento tra i due decessi. I fascicoli dei due giovani, dello stesso territorio isontino, sono trattati in maniera separati dagli investigatori. Escluse le ipotesi connesse a droga o morte violenta.
L'ARTICOLO ORIGINALE DEL 14 MARZO: Un inquietante filo conduttore fra le tragiche morti di Luca Vecchiato e Alberto Guerzoni. È questo il sospetto sul quale stanno lavorando gli inquirenti per cercare di dar euna spiegazione al doppio decesso, a due settimane di distanza l'uno dall'altro, di due giovani isontini prematuramente scomparsi in circostanze quantomeno poco chiare.
Eppure per certi versi molto simili. Entrambi sono morti in solitudine, all'improvviso: Luca Vecchiato, il 35enne di Corona, il cui cadavere è stato trovato domenica mattina sul ciglio della strada nella località gradiscana della Comugna, deceduto probabilmente qualche ora prima, nella notte; Alberto Guerzoni, 26enne sagradino, ritrovato a tarda sera su una panchina della stazione ferroviaria di Nova Gorica.
Gli investigatori non si sbilanciano, ma l’ipotesi che le due giovani vite possano essere state stroncate dalla droga si affaccia con insistenza. Su quale tipo di droga, poi, il discorso e quantomai aperto. Ragazzi semplici, descritti dai loro amici come sensibili e di buon cuore, forse introversi e certamente - come tutti - con le loro fragilità. Due ragazzi che, secondo informazioni raccolte tra la cerchia di amici, si conoscevano pure.
Le indagini e la versione ufficiale. Proprio questo elemento potrebbe avere acceso una lampadina, ovvero indurre chi sta indagando sulle loro morti ad appurare (o escludere) se esista un fil rouge che ha accomunato il loro destino. In entrambi i casi le forze dell'ordine hanno motivato i decessi con un'espressione generica e rispettosa, quella relativa a un improvviso malore, ma è evidente che la magistratura ha il dovere e la volontà di chiarire con certezza se a causarli, a un'età così giovane per entrambi, non possa essere stata appunto l'assunzione di sostanze stupefacenti. Provenienti magari da Oltreconfine.
Ed è finalizzata ad appurare una tale supposizione che è stata disposta l'autopsia sul corpo di Luca Vecchiato. Sino al tardo pomeriggio di ieri la data dell’esame necroscopico chiamato ad appurare appunto le cause del decesso non era stato ancora fissata. Di conseguenza, anche per conoscere la data dei funerali del 35enne di Corona ci vorrà ancora qualche giorno.
Il cordoglio della comunità. Intanto le comunità di Mariano e Corona, ma un po' tutto l'Isontino, continuano a piangere chocate la tragica morte del giovane, che lascia nel doloroe oltre ai genitori anche il fratello Simone. Quest'ultimo ha affidato a Facebook i propri struggenti pensieri. «Non saprò mai come poteva essere... ciao Luca ragazzo buono dal cuore pieno d'amore», il messaggio postato domenica, cui ieri ha fatto eco un altro testo commovente e doloroso: «Oggi vuoto, solo vuoto. I perché si sprecano. Si poteva fare di più? Sì, si poteva e la testa pensa e gira a vuoto. Non bastano mai le lacrime e non servono a placare quel senso di vuoto e malessere che si ha dentro. Fratello mio, spero tu possa essere in pace ora».
E sono anche questa frasi lasciate sul web che aprono inquietanti orizzonti e possibili scenari. Drammatici. Legati alla droga, ma non solo. Forse anche a quel ma di vivere che ancora oggi molti giovanissimi e sempre di più meno giovani, non riescono a scrollarsi di dosso, nonostante quei messaggi di aiuto che mandano e che troppo spesso non riusciamo a cogliere.so
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