Il ministro Salvini scrive al Piccolo: «Vi spiego cosa cambia per Trieste e Gorizia con il decreto sicurezza»

Illustra le nuove misure diventate legge. Più poteri per i sindaci. E i prefetti dovranno consultarli sull’accoglienza ai migranti
29/11/2018 Roma, La 7, trasmissione televisiva L'Aria che Tira, nella foto Matteo Salvini
29/11/2018 Roma, La 7, trasmissione televisiva L'Aria che Tira, nella foto Matteo Salvini

TRIESTE Prefetti obbligati a consultare i sindaci prima di traferire migranti nel loro territorio. E ancora: più forze dell’ordine, risorse per la videosorveglianza, estensione del Daspo urbano, chiusura degli esercizi commerciali turbolenti, espulsioni rapide, taser alla polizia locale. Sono queste le «tante notizie positive», che il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini racconta in una lettera inviata ieri al Piccolo, a pochi giorni dall’approvazione in via definitiva del decreto sicurezza.

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«Egregio direttore – esordisce Salvini – approfitto della Sua ospitalità per rivolgermi ai cittadini della Venezia Giulia. Sono convinto che un politico debba mantenere un contatto continuo con il territorio, soprattutto se è un federalista come il sottoscritto, e rendere conto del proprio lavoro». Ed è con questa premessa che il Capitano traccia «un bilancio dopo circa sei mesi da vicepremier e ministro dell’Interno».

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La missiva arriva in varie parti d’Italia, ma lo staff della comunicazione del leader leghista produce un testo personalizzato per ciascuna area geografica, al fine di evidenziare le ricadute generali e particolari del testo appena convertito in legge dello Stato. «Non elenco – scrive Salvini – tutte le misure sul fronte immigrazione: sono note. Mi limito a segnalare che un richiedente asilo che commette reati gravi adesso può essere espulso in tempi rapidi. In generale, sono orgoglioso di aver ridotto gli sbarchi di circa l’80%. E in Friuli Venezia Giulia, anche grazie all’ottimo lavoro del governatore Massimiliano Fedriga, stiamo fermando i flussi via terra».

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Poi il passaggio sulle «tante notizie positive che riguardano il vostro territorio». In merito a Trieste, il ministro spiega che la città «ha ottenuto 51.500 euro per Scuole sicure, l’iniziativa per contrastare i pusher nei luoghi frequentati da studenti». Una misura che Salvini collega alla recente adozione di «nuove direttive, con l’obiettivo di contrastare con forza lo spaccio nelle piazze e nei dintorni delle scuole». Il vicepremier ne ha anche per l’Isontino: «I Comuni virtuosi possono assumere agenti di polizia locale. E poi, ci sono nuove risorse per la videosorveglianza dopo i fondi già erogati per tre municipi in provincia di Gorizia (Gradisca d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo)».

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Il resto sono misure valide per tutto il Paese, ma cominciando da «un principio autonomista che per voi è argomento sensibile: prima, i prefetti potevano imporre l’arrivo di richiedenti asilo sul territorio, ora devono interpellare gli amministratori locali». Ma se questo provvedimento viene incontro ai sindaci che non vogliono più ricevere trasferimenti da Sud come avvenuto in passato, per il Friuli Venezia Giulia potrebbe in realtà diventare arma a doppio taglio: qualora la rotta Balcanica riprendesse forza, si rallenterebbe inevitabilmente lo spostamento delle quote eccedenti di migranti in altre regioni italiane.

Salvini rivendica poi i principali contenuti della legge: «C’è l’estensione del Daspo urbano, ovvero la possibilità di allontanare dal territorio comunale delinquenti e sbandati. Non solo. Ora i sindaci possono chiudere e ridurre gli orari d’apertura dei negozi che non rispettano le norme o attirano una clientela problematica». E l’elenco continua con «altre norme di sicuro interesse contro il degrado urbano: per accelerare gli sgomberi, per colpire l’accattonaggio molesto, per dare maggiori poteri e strumenti alla polizia locale (per esempio il taser)».

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Foto BRUNI 24.08.2017 P.zza Libertà-controlli di Polizia


Il passaggio finale è sull’impegno ad aumentare le dotazioni di Forze dell’ordine. «Abbiamo stoppato – evidenzia il responsabile del Viminale – il taglio della Polizia Ferroviaria, Postale e Stradale. A breve miglioreremo il numero dei poliziotti e dei carabinieri a Trieste. Conto di incrementarli ancora di più. Nel prossimo triennio abbiamo deciso di assumere circa 8 mila donne e uomini delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del fuoco in tutta Italia, e parte di questi potranno certamente arrivare nella Venezia Giulia». Soltanto un accenno, prima dei saluti, alle politiche economiche: «Non mi dilungo oltre, ma segnalo i passi in avanti sulla Flat tax per le partite Iva e l’impegno a rivedere il codice degli appalti. In manovra raddoppieremo la detraibilità dell’Imu sui capannoni e diminuiremo i contributi Inail per le imprese». —


 

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