«Il migrante vien di notte...» La filastrocca dell’assessore indigna web e opposizioni

Il responsabile Sicurezza di Monfalcone costretto a scusarsi dopo la pubblicazione su Facebook di rime razziste. Il Pd chiede le dimissioni. Cisint lo difende: «Non voleva offendere nessuno» 

il caso



L’assessore comunale alla Sicurezza di Monfalcone, Massimo Asquini, posta su Facebook una filastrocca che denigra i migranti e scoppia l’ennesima polemica social.

L’interessato spiega che non c’è nulla di offensivo e, anzi, «è quello che tutti gli italiani pensano». L’opposizione ne chiede le dimissioni. Il sindaco Anna Maria Cisint cerca di sfilarsi dallo scontro ma alla fine passa al contrattacco.

La filastrocca (la riportiamo per completezza dell’informazione: “Il migrante vien di notte con le scarpe tutte rotte; vien dall’Africa il barcone per rubarvi la pensione; nell’hotel la vita è bella nel frattempo ti accoltella; poi verrà forse arrestato e l’indomani rilasciato”) tocca evidentemente argomenti molto sensibili.

Spiega Asquini: «La filastrocca non è roba mia, l’ho copiata dal web. In fondo rispecchia quello che pensano gli italiani. In ogni caso non è un’offesa per nessuno. È uno scherzo in tema con la leggerezza del giorno della befana». Contro Asquini (ex sovrintendente della polizia di Stato e segretario cittadino della Lega Nord) si scatena l’opposizione, nella fattispecie i consiglieri comunali Annamaria Furfaro, civica; Fabio Delbello, Pd, Elisabetta Maccarini, gruppo misto fuoriuscita dai 5 Stelle. Condannano il post «e il suo maldestro tentativo di ridicolizzare una tragedia come quella dei migranti nel Mediterraneo. Scritto e divulgato da una figura istituzionale quale quella rivestita da Asquini da cui ci si aspetta comportamenti e parole da esempio per la collettività, questa azione risulta ancor più grave e lesiva anche dell'immagine della città di Monfalcone. Per questo motivo l'opposizione monfalconese chiederà le dimissioni dell'assessore e un Consiglio comunale urgente con la presenza del questore e del prefetto per avere finalmente i dati sulla microcriminalità e sui rischi delle infiltrazioni mafiose facendo riferimento al patto di legalità».

Assente da Monfalcone per un breve periodo di ferie il sindaco Cisint preferirebbe non commentare: «Asquini non voleva offendere nessuno e se l’ha fatto, si scusa». Scuse per interposta persona perché Asquini, al cronista de Il Piccolo, non ha parlato di scuse. «Scomodano prefetto e questore simili sciocchezze? - si chiede intanto il sindaco - .Come mai queste persone e la sinistra non hanno preso le distanze dal post degli oppositori che hanno oltraggiato, da morto, la figura del nostro ex segretario Walter Sepuca?».

A Monfalcone di recente è divampata la polemica su un maldestro post di un dirigente medico dell’azienda sanitaria a cui sta antipatico il ministro Salvini. «Quella ha augurato la morte a Salvini - tuonano Cisint e Asquini a distanza - e la sinistra mica ha preso le distanze».

Dall’opposizione consigliare ed extra consigliare è tutta una pioggia di post i cui contenuti sono facilmente immaginabili.

Quanto alla richiesta di un consiglio comunale ad hoc sul tema dei social, il sindaco è laconica: «Verificherò. Ci sono cose ben più serie a cui pensare». —



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