Il mercato della casa del Fvg esce dal black out

Transazioni immobiliari in aumento del 2,9%. Non succedeva dal 2010. Solo Gorizia soffre ancora
Una veduta della città
Una veduta della città

TRIESTE. Tra gli indicatori che confortano, dopo anni di crisi, c’è pure quello delle transazioni immobiliari. Lo evidenzia l’Agenzia delle Entrate che, nel suo Osservatorio di settore, pubblica la fotografia del primo semestre 2015. Il risultato regionale conferma la ripresa del mercato della casa: +2,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. I dati, limitati al settore residenziale, sono calcolati sulla base del numero di transazioni per unità immobiliare in rapporto alle quote di proprietà possedute (le cosiddette “Ntn”, numero di transazioni normalizzate) e riportati nello studio pubblicato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo anni di valori negativi, informa la direzione Fvg, ritorna dunque il segno “più”. Non accadeva dal secondo semestre del 2010. Ed è un rialzo che interessa le tre maggiori provincie, Trieste, Pordenone e Udine, con la sola eccezione di Gorizia, ancora in calo. Su un totale di 4.994 transazioni avvenute in Friuli Venezia Giulia – la distribuzione territoriale vede in testa Udine con il 42,9%, quindi Trieste con il 25,5%, Pordenone con il 20,8% e Gorizia con il 10,8% –, la crescita maggiore si registra nella provincia di Pordenone (+5,3%), seguita da Udine (4,3%) e Trieste (4,1%). A Gorizia invece il dato è negativo (-8,6%), ma indica comunque una significativa crescita delle transazioni in ambito provinciale se confrontato con il -22,2% del primo semestre 2014. Più marcate le differenze per i dati dei singoli capoluoghi. A Pordenone e Trieste le “Ntn” sono aumentate del 12,6% e 11,2%. Invariato il dato a Udine, mentre a Gorizia il numero delle transazioni è diminuito del 5%, ma anche in questo caso con indicazioni di ripresa (-33,7% nel 2014).

Le case da 200mila euro fanno ripartire il mercato
Un cartello "vendesi": il settore immobiliare dà qualche segnale positivo

L’Agenzia delle Entrate comunica anche la rilevazione delle quotazioni medie e delle conseguenti variazioni nel tempo. Il costo di un immobile residenziale in provincia di Trieste si aggira attorno ai 1.922 euro al metro quadrato (-0,2% rispetto al secondo semestre 2014), seguono le province di Gorizia (1.180, -2,3%), Udine (1.079, -1,1%) e Pordenone (910, -0,7%). In calo rispetto ai sei mesi precedenti anche i prezzi nei capoluoghi. A Trieste siamo a 1.920 euro medi (-0,1%), a Gorizia a 1.105 (-3,3%), a Udine a 1.294 (-1,5%) a Pordenone a 1.111 (-2,1%).

Non mancano le macroaree, anche se l’analisi ha come focus la sola provincia di Udine. L’incremento delle “Ntn” del 4,3% si distribuisce tra Basso Friuli (+9,7%), Carnia (+11,7%), Conurbazione udinese (+10,9%), Friuli Collinare (+10,2%). Segni “meno” per Canal del Ferro-Val Canale -30,5%), Cividale e Valli del Natisone (-9,4%), Medio Friuli (-1,8%) e Pedemontana (-6,2%). Tra le elaborazioni dell’Agenzia delle Entrate c’è anche l’informazione sul secondo trimestre 2015 del mercato immobiliare italiano. Anche in questo caso il recupero è netto: tasso tendenziale riferito al totale delle compravendite del +6,8%, con un livello totale di scambi pari a 250.151 “Ntn”. In particolare, il settore residenziale (116.514) mostra un forte rialzo rispetto al II trimestre del 2014, +8,2%, un dato che nelle città capoluogo raggiunge quasi quota dieci. Negli altri settori i tassi tendenziali si differenziano nel segno: il settore commerciale (6.719 “Ntn”) e le pertinenze (cantine, box e posti auto; 89.249) ritornano in campo positivo, in crescita del 10,3% e del 6,1% rispettivamente. Di contro, per i settori terziario (2.100) e produttivo (2.249) i tassi tendenziali rimangono negativi, -3,8% e -8,0%.

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