Il “Mercatino” dopo 36 anni cessa le pubblicazioni

Il Mercatino, dopo 36 anni di pubblicazione, sparisce dalle edicole. Oggi i triestini troveranno in vendita l’ultimo numero. Il più famoso settimanale di annunci sospende per ora le pubblicazioni. «Tra le motivazioni che ci hanno spinto a questa decisione – spiega Antonio Denich, direttore e fondatore de Il Mercatino che mira a riportare la pubblicazione in edicola quanto prima - c’è in primo luogo la crisi. Al conseguente calo della diffusione si è associata una certa difficoltà nella raccolta pubblicitaria e, fenomeno in preoccupante aumento, quello della difficoltà nella riscossione dei crediti». Mancano i soldi, «la gente non spende, - osserva il direttore - e non comprando il nuovo non ha alcun bisogno di disfarsi delle cose usate. E se ce l’ha, il ritmo nei consumi è talmente rallentato che la periodicità settimanale è oggi come oggi abbondantemente sovrastimata».
Il Mercatino è stato per decenni il punto di riferimento degli studenti che cercavano una stanza, di chi voleva trovare o vendere casa, di cuori solitari alla ricerca della dolce metà, di scambi tra appassionati di elettronica, musica, di cuccioli cerca famiglia, di collezionisti e di disoccupati alla ricerca di un posto di lavoro. In quella pagine contraddistinte dal marchio del quadrifoglio (portafortuna) si trovava di tutto. Dalle offerte più serie a quelle più strampalate. Annunci curiosi, vere occasioni e tante speranze. Le rubriche si sono adattate negli anni all’evolversi delle abitudini e alle mode e che hanno fotografato la nostra città con i suoi gusti, le sue esigenze e le sue follie.
«Cerco femmine di galline padovane dal ciuffo per gallo rimasto vedovo a causa volpe». E ancora: «Ragazzo è disponibile per dare ripetizioni di tutte le materie a bambini delle “squole” elementari e medie”; “Nessuno ti ascolta? Sei stufo di parlare davanti allo specchio o in auto con te stesso? Io ti ascolterò per mezzora per 10 euro». Sono solo alcuni degli annunci più curiosi che il direttore ricorda.
Il primo numero de Il Mercatino comparse in edicola il 1 ottobre del 1977. Allora quindicinale e con sede in Largo Santorio, fu la seconda pubblicazione di annunci gratuiti d’Italia. Il primo fu Secondamano. «Era un nuovo ed economico sistema di comunicazione in città, - ricorda il direttore - tanto economico da essere addirittura gratuito». Gli annunci si inserivano solo telefonicamente. Poi sono stati adottati il sistema fax, gli sms, la posta elettronica e il settimanale ha aperto sedi a Monfalcone, Udine e Gorizia. Con una media di 200 pagine, più di 13 mila annunci e 20 mila copie diffuse ogni settimana in regione, il settimanale vanta più di 190 mila lettori per pubblicazione. I fruitori non mancano, è la pubblicità, sono i “buoni” inserzionisti a essere venuti meno. «In questi ultimi anni, per effetto della maggiore automazione delle operazioni e per gli effetti della crisi abbiamo dovuto fare a meno della collaborazione di oltre una decina di persone. Doversene separare dopo tanti anni di gratificante lavoro insieme è stato davvero traumatico». Ottimista, Denich auspica che «quello di oggi, 9 marzo, sia soltanto l’ultimo numero della prima serie». Il Mercatino continuerà a fornire tutti i suoi servizi sui siti internet. La sede storica di via Gambini resta aperta «mentre – preannuncia Denich - stiamo per aprire in piazza della Borsa il nostro nuovo punto informativo, per essere ancora e sempre più vicini alla gente».
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