Il maxi cantiere di Cattinara al bivio. Ultimatum dell’AsuiTs all’impresa

TRIESTE Giunge alla resa dei conti lo stop ai lavori di Cattinara. Nei giorni scorsi l’Azienda sanitaria ha diffidato l’impresa costruttrice Clea, chiedendo di fornire entro il 31 dicembre tutti gli elementi necessari per consentire all’organismo di valutazione di dare il via libera al progetto esecutivo che Clea non riesce a farsi approvare da mesi. I costruttori veneti avranno tempo fine a fine anno: dopodiché l’AsuiTs si riserva di «adottare ogni opportuno provvedimento conseguente» a propria tutela. Formula che, fuori dal burocratese, significa ricorrere ai propri legali per chiedere la risoluzione del contratto, con conseguenze difficilmente prevedibili sul destino del cantiere che dovrà restaurare la struttura esistente e costruire la terza torre per dare sede al nuovo Burlo.
Dopo l’emergere del passo formale dell’Azienda, il direttore generale Adriano Marcolongo misura ogni parola, perché l’appalto vale 140 milioni e lo stop ai lavori potrebbe significare uno slittamento di anni, rispetto a un piano di lavori che se tutto filasse liscio e senza ritardi durerebbe comunque circa sette anni. Marcolongo dice di essere «in attesa, nella speranza che l’impresa fornisca tutte le indicazioni richieste per non compromettere il lungo lavoro di oltre 6 anni con cui si è arrivati all’affidamento dell’appalto».
La situazione giunge dunque a un bivio. Se Clea offrirà le spiegazioni tecniche che permetteranno di superare l’impasse e verificare la congruità tra progetto esecutivo e costo dell’opera, i lavori potranno rimettersi in moto. Se invece le indicazioni saranno ritenute insufficienti dall’organismo di valutazione indipendente (lo studio genovese Rinacheck), all’AsuiTs non resterà che seguire la strada degli avvocati per giungere alla risoluzione del contratto. Con un probabile braccio di ferro legale che potrebbe prolungarsi per anni.
L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, conferma la lettera partita da Trieste: «Siamo determinati. Non esiste che Cattinara abbia incertezze rispetto alla prosecuzione dei lavori», che hanno già visto lo smantellamento dei cinque piani più alti della torre medica e la realizzazione del tunnel che collega la centrale termica al punto dov’è prevista la realizzazione della torre del Burlo.
Il punto sta tutto nelle difficoltà di Clea nell’ottenere l’ok dall’organismo di valutazione indipendente incaricato di esaminare la rispondenza tra quanto previsto nella gara d’appalto e le soluzioni tecniche messe in campo dall’impresa. AsuiTs è in pressing da settimane tanto sull’organismo di valutazione quanto su Clea, ma le mosse informali non hanno sortito effetto: da qui la scelta di arrivare all’ultimatum della diffida. —
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