Il lungo Cammino neocatecumenale

Lo scorso 5 maggio a Roma si è svolto un incontro dove si sono riunite 134 nazioni per celebrare i 50 anni di Cammino neocatecumenale. A presiedere vi era il Papa e l’iniziatore di questo Cammino, Francisco “Kiko” Arguello, affiancato dalla sua équipe composta da padre Mario e Maria Ascensión, sostituto di Carmen Hernández, cofondatrice del Cammino, venuta a mancare il 19 luglio 2016.
Attualmente il Cammino neocatecumenale è presente in tutti e cinque i continenti, con 21.300 comunità in 6.270 parrocchie, con 1.668 famiglie in missione tra le quali 216 sono missio ad gentes in città scristianizzate di tutti e cinque i continenti e con 120 Seminari diocesani missionari.
A Trieste il Cammino si svolge in 8 parrocchie, la prima venuta a contatto con il Cammino è stata quella di San Giusto. Vi sono diverse comunità in ogni parrocchia che, in occasione del 50º anniversario, hanno partecipato all’incontro con Kiko e il Papa a Tor Vergata (foto). In quest’incontro si è parlato dell’importanza del Cammino in tutto il mondo ed è stato deciso di inviare delle famiglie di Roma in missione, famiglie che si sono offerte di abbandonare tutto e andare a vivere da un’altra parte. Lunga la fila di persone accorse da tutte le parti del mondo per entrare nella spianata di Tor Vergata. Kiko come di consueto ha iniziato con le presentazioni di tutte le nazioni per rendere i fedeli consapevoli del numero di persone presenti riunite nel nome di Dio. Dopo di che queste ultime hanno cantato e suonato. La seconda parte ha visto protagonista il Papa e la sua benedizione, anticipata dal Padre nostro. Una tradizione ormai consolidata per il Cammino: ha le sue radici in Spagna, più precisamente nelle baracche di Palomeras Altas, dove vivevano gli strati più degradati della società come zingari, vagabondi, ladri, prostitute, ecc. Ed è proprio tra queste persone che Kiko, dopo una crisi esistenziale, scoprì nella sofferenza degli innocenti il mistero di Cristo crocifisso. Questa esperienza lo spinse ad abbandonare tutto e ad andare a vivere tra questa povera gente. In questa situazione ricevette l’ispirazione della Vergine Maria nel formare nuove comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth. Così si formò la prima comunità basata su Parola di Dio-Liturgia-Comunità, che porta a una comunione fraterna e una fede matura.
Il Cammino neocatecumenale è a servizio dei vescovi e dei parroci come itinerario di riscoperta del battesimo e della formazione di fede permanente e viene proposto ai fedeli che desiderano ravvivare nella loro vita la ricchezza dell’iniziazione cristiana. Il Cammino, il cui itinerario si vive nelle parrocchie, in piccole comunità, costituite da persone di diversa età e condizione sociale, porta gradualmente i fedeli all’intimità con Gesù Cristo e li trasforma in soggetti attivi nella Chiesa e in testimoni credibili della Buona Notizia. Il Cammino è uno strumento a favore dell’iniziazione cristiana degli adulti che si preparano a ricevere il battesimo.
Giacomo Perich
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