Il Lido di Staranzano si prepara all’estate via all’opera di pulizia
STARANZANO. Nell’imminenza della stagione balneare, è iniziata la pulizia della spiaggia del Lido di Staranzano, confidando in una prima ripresa di tutto il litorale. È un segnale di buon auspicio e un incoraggiamento per gli operatori, alle prese con situazioni difficili, specie a causa dei ritardi biblici dovuti all’apertura alla circolazione del Ponte della Checca che tarda ad arrivare, nonostante i lavori siano in pratica giunti alle rifiniture. Mancano, infatti, solo 25 metri di asfalto e i collegamenti dei giunti del ponte alla terraferma.
Attualmente l’unica struttura veramente operativa lungo quasi un chilometro di arenile del Lido, è solo il “Surf bar” al confine con Marina Julia, frequentato tutto l’anno dagli sportivi della “tavola a vela” provenienti dal vicino Veneto, da Slovenia e Austria, grazie alle condizioni di vento ideali per questo genere di disciplina.
L’altra mattina, inoltre, dalla spiaggia è stato rimosso, dopo cinque anni di abbandono, anche il rudere dell’ex “Jeko Bay”, una struttura vecchia, obsoleta lasciata dai titolari dopo la scadenza della concessione demaniale, contribuendo negli ultimi tempi a fornire un’immagine ancora più negativa alla precaria situazione esistente.
I “resti” della costruzione sono stati già portati via. Nello stesso tempo, da ieri è iniziata la pulizia dell’arenile, considerato un posto ideale per prendere la tintarella, tranquillo, lontano dai rumori della città, visto che la spiaggia è circondata dal verde e dal Bosco degli Alberoni.
Per la raccolta dei rifiuti e dei detriti sono stati sistemati temporaneamente tre container, due all’interno dell’arenile e uno all’esterno. L’ufficio Gestione del territorio del Comune si è già messo in moto per rendere la spiaggia accogliente. «I soldi a disposizione per mettere in ordine l’arenile – dicono in Comune – anche quest’anno non sono tanti. Inoltre, mancano contributi regionali per cui cerchiamo di fare il massimo con le risorse che abbiamo a disposizione. Quando sono finiti i soldi stabiliti a bilancio, purtroppo non potremo fare altro». Sembra, infine, temporaneamente risolta la questione con la Regione in ordine all’asporto delle alghe, visto che la delibera (n.546 del 28 marzo 2013) “Approvazione delle misure di conservazione della zona Sic” finalizzata a conservare l’ambiente naturale impediva anche la semplice pulizia della spiaggia. In base a un chiarimento con la Regione, infatti, l’area zona definita di “gestione attiva” della spiaggia, pur rientrando nel perimetro del Sic, può essere ripulita nella stagione estiva, ma non durante l’inverno.
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