Il Leone si fa il grattacielo a Milano

TRIESTE
Il Leone ruggirà a 202 metri d’altezza e così anche nella Pianura padana Generali guarderà l’Italia dall’alto in basso. A Citylife sull’area dell’ex Fiera di Milano dov’è impegnato nella più imponente opera di ristrutturazione urbanistica oggi in atto in una città europea, il gruppo triestino terrà per sè la parte più prestigiosa e scenografica, rappresentata dalla più alta delle tre torri che caratterizzeranno il progetto, quella progettata dall’archistar giapponese Arata Isozaki. Sarà un grattacielo di 202 metri, il secondo edificio più alto d’Italia inferiore solo alla Torre Garibaldi inaugurata a ottobre sempre a Milano e destinata a ospitare la sede del Gruppo Unicredit che con i suoi 230 metri è il doppio del Duomo e quattro volte la Torre di Pisa.
La fuga di notizie al riguardo non ha avuto smentite da parte della compagnia che pur non esprimendosi ufficialmente ha lasciato intendere che la Torre Isozaki diventerà il quartier generale del gruppo solo per quel che riguarda le sedi milanesi che attualmente coinvolgono tremila postazioni di lavoro. Fugate sul nascere dunque ipotetiche apprensioni sul possibile trasferimento da Trieste della direzione generale anche se in futuro l’immagine di Generali potrebbe essere spesso associata alla Torre Isozaki piuttosto che allo storico palazzo triestino di piazza Duca degli Abruzzi. Nè sarebbero previsti trasferimenti a Milano dalle altre sedi italiane, di Mogliano Veneto, Torino e Roma. Nel capoluogo lombardo sarà mantenuta solp la storica sede di piazza Cordusio, tutte le altre sparse in città verranno vendute o affittate per finanziare parzialmente lo stesso acquisto del grattacielo valutato attorno ai 300 milioni di euro. La torre che sarà pronta nel 2015 avrà cinquanta piani di cui 46 a destinazione direzionale, illuminati da luce naturale e con vista mozzafiato sulla città. Sarà in grado di ospitare 3.800 persone e tramite una lobby su due livelli sarà direttamente connessa alla piazza centrale di Citylife.
Il piano per l’acquisto del grattacielo dovrebbe essere esaminato oggi dal comitato esecutivo di Generali prima di passare al vaglio del consiglio di amministrazione. Formalmente il grattacielo che sta nascendo è di proprietà Citylife di cui Generali è principale azionista con il 68,5% mentre il restante 31,5% è in mano ad Allianz. Fino a luglio nell’azionariato c’era anche, con un 27% il gruppo Ligresti che poi però, oppresso dai debiti, ha venduto la propria quota al Leone. Saranno tre le torri che costituiranno l’elemento caratterizzante di Citylife. Le altre due, di 170 e 150 metri, sono opera degli architetti Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Il progetto, da oltre 2,2 miliardi di costi industriali, comprende oltre ai tre grattacieli, aree di edilizia residenaziale, un parco di 160mila metri quadrati, un museo di arte contemporanea, 18mila metri quadrati di superifici destinate a commercio e servizi e settemila parcheggi, ma tutti sotterranei in modo da creare una delle più vaste zone pedonali d’Europa. Molti appartamenti sono già stati venduti a prezzi che oscillano dai 6.500 ai 12mila euro a metro quadrato.
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