Il kit coronavirus arriva a Cattinara, primo test in Fvg risultato negativo

Strumento subito in funzione. Salgono così a undici i casi  sospetti registrati in regione: per tutti era falso allarme
Bonaventura Monfalcone-05.02.2020 Controlli per il coronavirus-Aeroporto Fvg-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.02.2020 Controlli per il coronavirus-Aeroporto Fvg-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

TRIESTE. Il test per diagnosticare il coronavirus è operativo anche in Friuli Venezia Giulia ed è già stato utilizzato su un paziente, dando esito negativo. Da ieri, infatti, nei laboratori dell’ospedale di Cattinara, a Trieste, è disponibile il prezioso strumento che consente di verificare in tempo reale se una persona abbia contratto il virus o se si tratti di “normale” influenza. Come noto, i sintomi nella fase iniziale sono simili.

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Bonaventura Monfalcone-05.02.2020 Controlli per il coronavirus-Aeroporto Fvg-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura


Salgono così a 11 i casi sospetti riscontrati in regione (e rivelatisi poi falsi allarmi): tutti soggetti provenienti dalla Cina e che, secondo gli esperti, avevano un profilo di rischio viste le condizioni di salute non ottimali. A confermare l’utilizzo del kit diagnostico è lo stesso vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Fvg, Riccardo Riccardi, il quale aggiunge che «in questo momento serve un percorso diligente e responsabile, ma senza creare allarmismi infondati.

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Il test è una delle cose che si aggiungono ai controlli effettuati negli aeroporti, alla dotazione dell’ambulanza dedicata e a una moltitudine di cose che vengono gestite. Esiste una macchina per la prevenzione molto efficiente, che ha visto l’aggiunta di una serie di misure particolari per questo evento». Al momento il kit per la diagnosi è disponibile nei laboratori di Cattinara, dove è stata concentrata l’attività. Riccardi non esclude però che a breve il test venga attivato anche nel laboratorio di Udine.

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Il kit consente di avere un immediato riscontro sulle condizioni del paziente ed evita così di dover mandare le analisi all’ospedale Spallanzani di Roma, che resta il punto di riferimento a livello nazionale per l’emergenza. L’arrivo in regione del kit era stato anticipato da Maurizio Ruscio, direttore del Laboratorio analisi dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina e dell’Irccs Burlo Garofolo, il quale aveva confermato che «sia a Cattinara che a Monfalcone la struttura è in grado di fare una diagnosi delle patologie stagionali in tempo reale. Abbiamo deciso però di concentrare a Trieste i casi più complessi».

La procedura per individuare i soggetti a rischio è molto rigida, sono stati allertati sia i medici di medicina generale che i pronto soccorso, ma anche i distretti e il personale del 112. Se una persona che è stata in Cina o è entrata in contatto con persone che sono state in Cina dovesse manifestare sintomi come febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie, è bene che contatti il numero speciale attivato dal ministero della Salute 1500.

Gli operatori forniranno le indicazioni necessarie e in caso di un rischio concreto attiveranno la procedura di emergenza con l’esecuzione delle analisi che, grazie al kit in dotazione a Cattinara, forniranno in tempo reale la risposta sul tipo di infezione. È sconsigliato recarsi al Pronto soccorso, per evitare che il contagio possa estendersi ad altre persone. Il ministero ha anche reso noto che ogni volta in cui si parla di un caso sospetto c’è un picco di chiamate ai numeri di emergenza nella zona interessata.

A complicare la situazione è anche l’influenza “normale”, che in queste settimane si sta avvicinando al picco e verosimilmente entro una ventina di giorni dovrebbe iniziare a vedere ridursi il numero di persone ammalate. Al momento in Fvg, così come in Liguria, l’incidenza è ancora nella fascia intermedia e in particolare, a differenza del passato, sta colpendo maggiormente gli anziani.

Al momento in Fvg, così come in Liguria, l’incidenza è ancora nella fascia intermedia e in particolare, a differenza del passato, sta colpendo maggiormente gli anziani. Con il prossimo calo dell’influenza, aveva spiegato il professor Pierlanfranco D’Agaro, dirigente della struttura Igiene e medicina preventiva del Burlo, dovrebbero diminuire anche i casi di cittadini preoccupati dal sospetto di coronavirus. 


 

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