Il Kinemax di Gorizia diventerà il cinema di Nova Gorica
A Gorizia il cinema di Nova Gorica. Si tratta un progetto vero e proprio, che il Comune di Gorizia sta portando avanti da qualche tempo attraverso l'assessore alla Cultura Rodolfo Ziberna e ha già incontrato un primo riscontro positivo anche oltreconfine. Per primo, proprio dal sindaco di Nova Gorica Matej Arcon. L'idea è piuttosto semplice, e parte da una constatazione ben precisa. Oltreconfine, tanto nella vivace Nova Gorica, quanto nei paesi circostanti della fascia confinaria, non vi sono vere sale cinematografiche, e di conseguenza un bacino di possibili utenti che si aggira intorno alle 60mila persone resta scoperto. I cinefili sloveni sono costretti a fare chilometri, se vogliono gustarsi un bel film con le comodità e il fascino del grande schermo, delle poltroncine e dei pop corn. Ed allora, perché non abbattere una volta di più il confine che ormai è solo un ricordo, e proporre a Gorizia – dove invece il cinema c'è già – uno spazio anche per i vicini sloveni? «Ho avuto occasione di parlarne direttamente anche con il sindaco di Nova Gorica Arcon – spiega l'assessore Ziberna -. Girava voce che fosse imminente oltreconfine la realizzazione di un grande cinema multisala, ma Arcon ha smentito categoricamente questa possibilità. Così ho pensato che una delle sale del nostro Kinemax di piazza Vittoria potrebbe essere riservata in modo stabile agli amici sloveni, proponendo pellicole slovene o anche straniere in lingua originale e sottotitolate in sloveno». Un primo approccio in questa direzione Ziberna l'avrebbe fatto anche con Giuseppe Longo, direttore del Kinemax di Gorizia e Monfalcone, registrando un certo interesse. Longo dovrà però valutare la possibilità di risolvere i problemi legati alla distribuzione, perché è chiaro che Kinemax è legato alla distribuzione di pellicole in italiano, e dovrebbe poterne ottenere invece in sloveno o in lingua originale, con i sottotitoli sloveni. Ostacolo che non dovrebbe comunque essere insormontabile, visto che già in Alto Adige, ad esempio, molti cinema propongono i film anche in tedesco. Un altro possibile problema da aggirare è legato al fatto che in Slovenia, chissà poi perché, le pellicole straniere arrivano in netto anticipo rispetto all'Italia, e ci potrebbe essere il rischio di anticipare dunque il mercato italiano. Ma questi sono dettagli che andranno valutati. Intanto il progetto c'è, ed avrebbe diversi risvolti positivi per la città. Al di là dell'aspetto suggestivo legato ad un ulteriore avvicinamento delle due comunità italiana e slovena (forse per la prima volta a Gorizia si vedrebbe un servizio specificamente dedicato agli sloveni), non va sottovalutato il ritorno economico e turistico per il capoluogo isontino. Facendo, anche se solo sulla carta, un paio di conti si potrebbe pensare a diverse migliaia di clienti nell'arco dell'anno, per qualche centinaia di migliaia di euro di incassi. E i novogoricani arrivati a Gorizia per gustarsi un bel film poi potrebbero fermarsi a cena, a bere qualcosa o magari a fare shopping. Così, in fondo, anche lo spettro del nuovo multisala di Villesse comincerebbe a fare un po' meno paura.
Marco Bisiach
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