Il grande appeal del tuttofare: spopola il “marito in affitto”

Centinaia di like anche a Trieste per l’uomo dei sogni che sa aggiustare il water e fare i lavoretti di casa. Luca De Marchi è il più gettonato

È la pagina Facebook più cliccata dalle single triestine (e anche quelle sposate non la disdegnano): in poco più di 15 giorni di presenza sul web ha collezionato oltre 500 mi piace. Ma non è un sito d’incontri, né un youporn in versione local. Gioca su un concetto decisamente contemporaneo, quello di poter affittare un po’ tutto, pure un marito. Ma un marito di quelli seri, che ti fanno tutti i lavori tradizionalmente maschili di casa, dalla tinteggiatura alla verniciatura d’infissi, dalla mensola da appendere al giardino da sistemare, dal trasloco al controllo della caldaia. Si chiama “Marito in affitto”, ci mette la faccia e, anche se non è un Brad Pitt, piace: lui è Luca De Marchi, triestino ventottenne che, onde evitare fraintendimenti, tra i vari dati anagrafici che snocciola nella sua scheda di presentazione precisa lo stato civile: «celibe, ma felicemente impegnato». Giusto per star tranquilli. Per tutto il resto chiedete pure a lui: nella sua pagina precisa che gli piacciono pure gli animali, quindi se serve qualcuno che porti a spasso il cane lui è disponibile. Quella del “Marito in affitto” non è una novità tutta triestina: l’idea è nata in Lombardia due anni fa e in breve si è trasformata in un’attività in franchising, estesa a 10 Paesi europei, dall’Austria alla Germania, alla Francia. In Veneto sono già in 16 e anche in Friuli Venezia Giulia l’attività si sta estendendo alle varie province: Luca ha già il suo omologo udinese. Ma chi sono i mariti in affitto? Solitamente fabbri, carpentieri, falegnami, muratori, traslocatori o, come Luca, termoidraulici che, complice la crisi, da un giorno all’altro hanno perso il lavoro o hanno dovuto fare i conti con turni di lavoro dimezzati e stipendi non pagati.

Così si sono lanciati in quest’avventura per scoprire che, forse proprio perché in tempo di crisi economica, la figura del tuttofare, che si occupa di ogni genere di lavoro di manutenzione della casa, è gettonatissima. Consente di avere un unico referente per sbrigare mille lavoretti diversi, il prezzo è modico (venti euro all’ora) e l’idea di un “marito in affitto” è decisamente rassicurante: non ci si rivolge a un factotum estraneo, ma a qualcuno che farà gli interessi “di famiglia”. «Lavoravo in una ditta che si occupava di manutenzioni – racconta Luca, che è perito termotecnico – e girando per le varie case succedeva spesso che mi facessero richieste di lavoretti extra, così ho pensato che la figura del tuttofare potesse effettivamente funzionare bene. Perciò quando ho perso il mio lavoro da dipendente ho deciso di associarmi anch’io ai “Mariti in affitto”. Sono partito a inizio ottobre e ho già ricevuto un bel po’ di telefonate. L’altro giorno sono andato a casa di due ragazzi per aiutarli a montare i mobili Ikea che avevano appena acquistato. A chiamare sono per il 90% donne, ma c’è anche qualche professionista maschio che si rivolge a me. C’è stata anche una signora che mi ha chiesto se mi occupavo anche di stirare la biancheria. Le ho risposto che per quello serviva una moglie in affitto».

Giulia Basso

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