Il "gran ritorno" di Luccarini a capo di Trieste Trasporti

Il manager in quota forzista riconquista la spa in cui fu storico direttore generale. Essendo pensionato svolgerà per legge l'incarico gratis e per non più di un anno. Fabio Scoccimarro sarà il suo vice
Piergiorgio Luccarini, nuovo presidente di Trieste Trasporti
Piergiorgio Luccarini, nuovo presidente di Trieste Trasporti

TRIESTE Ci sono in politica figure che rasentano l’eterno, nel grande come nel piccolo. A Trieste ce n’è diverse, e una di queste è senz’altro il nuovo presidente di Trieste Trasporti: Piergiorgio Luccarini. Già direttore generale dell’ente fra 2004 e 2014, è uno dei quattro nuovi membri del Cda nominati dal Comune di Trieste: giovedì 7 luglio l’assemblea dei soci l’ha nominato alla presidenza. Una scelta rilevante perché, essendo Luccarini un pensionato della stessa Tt, lavorerà gratuitamente e al massimo per un anno. Così vuole la legge Madia.

Qualunque sia il futuro dell’ente, quindi, quello di Luccarini è destinato a essere un incarico temporaneo. Suo vicepresidente sarà invece Fabio Scoccimarro, già presidente della Provincia di Trieste.

La marea attorno alle nomine dei vertici è durata qualche giorno, e si è ritirata soltanto poco prima della loro elezione, portando alla luce il panorama che segue. Ognuna delle quattro componenti della maggioranza (Forza Italia, Lista Dipiazza, Lega Nord e Fratelli d’Italia) ha espresso un consigliere: Luccarini per i forzisti, Scoccimarro per Fdi, Federica degli Ivanissevich per la Lista, Gabriella Rebeschini per il Carroccio. È comprensibile che più di qualcuno ambisse alla poltrona presidenziale e all’annesso stipendio (che per l'ultimo presidente arrivava a 36mila euro annui). Alla fine però sono prevalse la linea del risparmio e il peso politico di Fi, prima formazione della coalizione.

Luccarini, uomo pacato, di vecchia scuola, è storicamente vicino a Giulio Camber. Ma il suo pedigree politico risale ai tempi in cui era un dirigente della Dc e faceva da braccio destro al presidente regionale Adriano Biasutti. Direttore generale di Tt per un decennio coinciso in buona parte con le prime due amministrazioni Dipiazza, l’uomo conosce bene la macchina e, appunto, essendone un pensionato la dirigerà a costo zero.
La scelta è ricaduta su di lui anche per ragioni prudenziali: entro luglio si farà l’aggiudicazione del Trasporto pubblico regionale, in bilico fra il consorzio degli operatori regionali e Busitalia, proprietà di Ferrovie dello Stato. Nel caso in cui dovesse vincere la seconda, Trieste Trasporti chiuderebbe baracca e burattini e Luccarini saprebbe provvedere a una rapida dismissione. È un’opzione improbabile ma che non è possibile escludere. Sebbene le realtà nostrane abbiano una carta in più da giocarsi, la presenza storica sul territorio, alle spalle di Busitalia c’è lo Stato. E gli addetti ai lavori non escludono che prevalga. In caso contrario, se l’appalto dovesse restare in Regione, almeno per un anno Trieste Trasporti avrebbe con Luccarini una presidenza gratuita.

Il vicepresidente è invece Scoccimarro, a sua volta in lizza come potenziale presidente. Le forze politiche hanno concluso con una mediazione che affida all’esponente di Fdi il numero due dell’ente e lascia aperta una prospettiva per l’anno prossimo, quando scadrà il mandato Luccarini. «Mi sembra che abbiano scelto due figure di profilo - commenta Scoccimarro -. Il curriculum del presidente parla da solo. Per conto mio ho guidato Esatto, sono stato vicepresidente dell’aeroporto, sono stato presidente della Provincia che comunque ha la delega ai trasporti. Non hanno messo lì gente a caso».

Merita un discorso a parte la scelta delle altre due nomine al Cda di Tt. Ancora una volta le quote rosa hanno colpito le forze politiche che per vocazione in Italia tendono a essere prevalentemente maschili, costringendole a trovare due nomi appropriati. La Lista Dipiazza ha deciso di portare in dote all’ente le competenze di Federica degli Ivanissevich: tredici anni in Insiel come programmatrice, si occupa di comunicazione, marketing, relazioni pubbliche anche per conto della Regione. Era responsabile della comunicazione della Lista alle ultime elezioni. Il Carroccio ha proposto invece Gabriella Rebeschini, consigliera circoscrizionale uscente in Altopiano. Dal suo profilo Fb risulta essere un’entusiasta sostenitrice del suo partito nonché un’amante degli animali. Ha collezionato 33 preferenze alle ultime amministrative.
 

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