Il governo fa marcia indietroSalvo l'Ogs, non verrà chiuso
Ormai sembra fatta: l'Ogs è salvo. Il governo ha stralciato dalla manovra firmata dal presidente Giorgio Napoletano la lista degli "enti inutili" da chiudere subito. E l'istituto scientifico triestino tira un sospiro di sollievo. "Ma prima di crederci - dice, prudente, il presidente Igino Marson - voglio avere una comunicazione ufficiale".

TRIESTE.
"Un testo ufficiale non è ancora disponibile, ma auspichiamo di vederlo pubblicato presto in Gazzetta": benchè le conferme sul salvataggio dell'Ogs (Osservatorio di geofisica sperimentale) di Trieste rispetto ai tagli del governo si stiano susseguendo, il suo presidente, Iginio Marson, mantiene la calma e non si sbilancia.
"Da Roma ci stanno giungendo voci sempre più consistenti a conferma dello stralcio degli enti di ricerca dal decreto legislativo firmato questa mattina (lunedì, ndr) dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - dice Marson - e dunque della salvezza di Ogs. La tensione degli ultimi giorni sta iniziando ad allentarsi".
"Se la partita dell'immediata soppressione appare chiusa - aggiunge Marson - si dovrebbe aprire ora il torneo della ristrutturazione della rete degli enti di ricerca. Quel che ci ha fatto piacere e ci ha confortati in questa vicenda, è stato constatare la grande partecipazione di tutte le forze politiche e il supporto della stampa".
Nel frattempo, l'assemblea permanente dei ricercatori - da venerdì sera riunita nella sede di Ogs a Borgo Grotta Gigante, sul Carso triestino, e in permanente stato di agitazione - ha potuto constatare la grande ondata di solidarietà che si è stretta attorno all'Istituto. "L'aspetto positivo della vicenda - osserva una portavoce - è stata la coesione che ha visto tutto il personale unito più di prima, portando a una partecipazione compatta e determinata anche durante le lunghe nottate di lavoro".
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