Il governo croato “resuscita” il ponte di Sabbioncello

ZAGABRIA. Un progetto che sembrava sepolto dal centrosinistra ed è invece resuscitato negli ultimi giorni, facendo felici gli abitanti di Ragusa (Dubrovnik) e dintorni. Ci sono ancora possibilità, e...

ZAGABRIA. Un progetto che sembrava sepolto dal centrosinistra ed è invece resuscitato negli ultimi giorni, facendo felici gli abitanti di Ragusa (Dubrovnik) e dintorni. Ci sono ancora possibilità, e tante, che nell’attuale mandato del governo di Zoran Milanovic si cominci a realizzare il ponte di Sabbioncello (Peljesac), in Dalmazia, una specie di ponte di Messina in ambito croato. La costruzione, che sarebbe lunga poco più di 2 chilometri e permetterebbe di evitare Naum, unico sbocco al mare della Bosnia ed Erzegovina, viene però avversato non solo da Sarajevo, ma anche da esperti croati e da buona parte dell’ opinione pubblica nazionale. Il premier socialdemocratico ha già detto che la Commissione europea è sensibile nei confronti del problema riguardante l’isolamento della Dalmazia meridionale dal resto del Paese. Dissoltasi la Jugoslavia, Neum è diventata un freno lungo la Litoranea adriatica, con due valichi croato–bosniaci che rallentano di molto il trasporto su gomma, specie durante la stagione turistica. «Se le autorità di Sarajevo e il mio governo troveranno un accordo sul libero transito attraverso Neum, allora non servirà alcun ponte – ha dichiarato Milanovic – altrimenti dovremo approntarlo. Da soli però non ce la possiamo fare perché la gigantesca costruzione potrebbe costare fino a 400 milioni di euro. Chiederemo a Bruxelles di cofinanziare il progetto grazie ai fondi europei. L’importante è che non ci siano intoppi nei collegamenti in quanto non parliamo solo di territorio croato ma anche di territorio europeo». Oggi il ministro croato degli Esteri e degli Affari europei, Vesna Pusic, sarà a Bruxelles dove incontrerà sul tema il commissario europeo per le Politiche regionali, Johannes Hahn. Intanto il principale partito d’opposizione in Croazia, la Comunità democratica croata o Accadizeta, ha espresso apprezzamento per il cambio di rotta su Sabbioncello da parte dell’esecutivo Milanovic. (a.m.)

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