Il Governo chiude le discoteche, la Regione Fvg insorge. Mascherine obbligatorie nei luoghi pubblici dalle 18 alle 6

Il governatore Fedriga è contrario: «Così non si risolve il problema dei contagi e si colpisce duramente il settore»

TRIESTE. Stop alle deroghe delle Regioni: le discoteche di tutta Italia dovranno chiudere. E sarà riconosciuto un sostegno economico alle attività costrette allo stop. È quanto deciso dal Governo dopo il confronto in videoconferenza, durato oltre due ore nel pomeriggio di  oggi (domenica 16 agosto), tra i ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e Stefano Patuanelli ed i presidenti delle Regioni.

Dalle 18 alle 6 del mattino mascherine nei luoghi e locali aperti al pubblico e nei luoghi in cui è più facile che si creino assembramenti. Lo prevede un'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, al termine del confronto con i governatori. «Diamo un segnale al paese che bisogna tenere alta l'attenzione», ha detto Speranza.

«La Regione Fvg prende atto della decisione del Governo di sospendere tutte le attività di ballo – si legge in una nota – ed esprime a tal proposito la propria contrarietà alle disposizioni dell'odierna ordinanza del Ministero della Salute. A nulla è valsa la richiesta, avanzata dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga all'esecutivo nazionale nel corso della videoconferenza tenutasi stamane, di individuare una mediazione, quale l'introduzione dell'obbligatorietà delle mascherine sulle piste da ballo, che potesse garantire agli esercizi interessati di poter proseguire le loro attività».

«L'Amministrazione regionale sottolinea infine le contraddizioni di un'ordinanza di difficile applicazione - aggiunge la nota -, che colpisce duramente uno specifico settore senza avere evidenze statistiche di una correlazione tra il ballo e i casi di coronavirus registrati nelle scorse settimane, e che non risolve all'origine né il nodo del contenimento dei contagi né quello relativo al rispetto del distanziamento sociale e dell'uso dei dispositivi di protezione individuale».

Riproduzione riservata © Il Piccolo