Il governatore Fedriga: "Il Fvg sarà tra le prime a riaprire i confini tra le regioni. No al passaporto sanitario"

TRIESTE «Come presidente di Regione, sarei il più felice del mondo nel dire "togliete la mascherina e fate quello che facevate prima, festeggiate e siate felici". In questo momento però è utile utilizzare la cautela del passo dopo passo. Ora l’emergenza è tutelare le attività economiche e quindi chi può aprire e garantisce lavoro, lo faccia. Noi dobbiamo andare verso quella direzione».
Lo ha dichiarato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso di una conferenza stampa a Trieste. «Alleggerire le misure di contenimento, che non sono misure di divieto ma misure comportamentali, capendo il fastidio che provocano, penso abbia una priorità inferiore rispetto al garantire il lavoro e una ripresa dell’economia - ha spiegato Fedriga -. Preferisco aprire un negozio in più e utilizzare una mascherina in più rispetto a dover chiudere negozi e andare tutti in giro senza mascherina».
«Per quanto riguarda la riapertura dei confini tra Regioni», prevista dal 3 giugno, «noi dovremmo entrare nella prima apertura perché siamo una delle Regioni con minor numero di contagi» ha aggiunto Fedriga. Nel caso di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, ha aggiunto, «c'è stata un'interlocuzione tra queste Regioni e il Governo e avremo una risposta credo tra venerdì e sabato, rispetto ai dati epidemiologici».
Per il Fvg, ha quindi puntualizzato il governatore, non saranno previsti passaporti sanitari: «A differenza della Sardegna non siamo un'isola». Sarebbe «una scelta inattuabile».
Parlando poi di ordinanze, Fedriga ha spiegato che non è prevista una ad hoc per gli stabilimenti balneari: «Abbiamo fatto delle linee guida, ora spetta ai Comuni fare le rispettive ordinanze. Forse noi interverremo all'interno della nuova ordinanza con un passaggio per garantire a chi non è in grado di riaprire di mantenere la concessione».
Infine, sulle prossime aperture, ha concluso: «Se i dati continuano in questo modo, la mia idea è di utilizzare tutte le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni per riaprire tutto quello che è compreso all'interno delle linee guida, dai centri benessere alle guide alpine».
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