Il goriziano Marangoni prefetto di Milano

Da parecchi anni ormai è uno dei goriziani che più si sta facendo apprezzare a livello nazionale. Ora Alessandro Marangoni, ex questore del capoluogo isontino, è stato nominato nuovo prefetto di...
PD 13 maggio 2005 G.M. Conferenza stampa del Questore. (CARRAI) Conferenza stampa del Questore - Carrai
PD 13 maggio 2005 G.M. Conferenza stampa del Questore. (CARRAI) Conferenza stampa del Questore - Carrai

Da parecchi anni ormai è uno dei goriziani che più si sta facendo apprezzare a livello nazionale. Ora Alessandro Marangoni, ex questore del capoluogo isontino, è stato nominato nuovo prefetto di Milano. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha firmato, nei giorni scorsi, la lettera con la quale propone l’ex questore di Gorizia a capo del Palazzo di Governo lombardo. L’attuale vicecapo della Polizia sostituirà Francesco Paolo Tronca che è diventato commissario al Comune di Roma. Sarà il Consiglio dei ministri a decidere la nomina.

Per Marangoni si tratta di un ritorno a Milano, dove era già stato questore dal 2010 al 2012. Nato a Gorizia il 18 dicembre 1951, è entrato nella Polizia di Stato nel 1972 dopo aver frequentato l’accademia: ha prestato inizialmente servizio alla “Scuola di polizia giudiziaria” di Brescia e in seguito ha ricoperto diversi incarichi nelle Questure di Verona, Torino e Napoli. Dal 1992 al 1996 ha lavorato alla “Direzione investigativa antimafia” e nel 2002 è stato nominato questore, poi ha diretto le Questure di Gorizia, Padova, Palermo e Milano. È stato direttore centrale per le risorse umane. Nel novembre 2012 è stato nominato, su proposta dell’allòra ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, vicecapo vicario della Polizia.

Nel 2010 l’amministrazione comunale di Gorizia ha voluto onorare Marangoni attribuendogli il premio “Santi Ilario e Taziano-Città di Gorizia” con la seguente motivazione: «Perché grazie al suo infaticabile impegno nella lotta alla criminalità, Gorizia, che l’ha visto nascere, riscopre l’importanza dei valori della legalità». (fra.fa.)

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