Il “giallo” del salvagente non utilizzato
di Giulio Garau
Se Pòrcile avesse avuto addosso il giubbotto salvagente si sarebbe salvato? E la ciambella di salvataggio con la cima, Mosetti è riuscito a lanciarla? Gli inquirenti non hanno ancora terminato di raccogliere gli elementi per chiarire la tragedia, ma i dubbi che si susseguono sul fronte della sicurezza in mare durante la regata sono moltissimi. Lo sa bene la Capitaneria di Porto che sta portando a termine tutti gli accertamenti su ordine del magistrato che ha anche posto sotto sequestro la “Cutty Sark”. Perchè infatti la sicurezza non è mai troppa soprattutto durante le regate. «Ogni volta che c’è una regata - spiega il comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Monfalcone, Riccardo Cozzani - emettiamo un’ordinanza per i naviganti che transitano in zone, ma anche un’autorizzazione specifica alla società che organizza la regata». La prima è generale, avverte i naviganti di stare attenti perchè in quel tratto di mare è interdetto il passaggio di altre imbarcazioni durante la regata, soprattutto quelle commerciali, per questioni di sicurezza. Ma nell’autorizzazione alla Svoc ci sono anche raccomandazioni specifiche. «Ci indicazioni sulla limitazione del campo di regata, sui canali del vhf da usare per comunicazioni anche con la Capitaneria - aggiunge Cozzani - ma c’è anche la raccomandazione alla società di verificare che le barche che partecipano alle gare siano equipaggiate e armate in maniera idonea con persone esperte e che siano state accertate le condizioni meteo-marine». Spetta alla società ma poi ci sono responsabilità del comandante dell’imbarcazione: «A lui - aggiunge - spetta di verificare che la barca sia efficiente e che ci siano le dotazioni di sicurezza». E proprio sulle dotazioni di sicurezza della “Cutty Sark” sta facendo le verifiche la Capitaneria. «Stiamo completando le indagini - conclude Cozzani - le primarie dotazioni a bordo c’erano, Mosetti ha sparato anche la boetta fumogena come abbiamo richiesto. Ma è una barca piccola e non necessitava di grandi cose se non quelle minime d’obbligo. Anche il tempo non era avverso, il vento nel pomeriggio si era calmato. Stiamo comunque finendo di fare gli accertamenti».
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