Il giallo dei documenti spariti e le voci sul container fantasma
TRIESTE Non bastavano i bilanci in rosso e il mistero dei documenti spariti nel nulla mesi fa dalla sede dell’Università popolare. Ora spunta anche un ulteriore colpo di scena: l’esistenza di un container che per lungo tempo avrebbe conservato atti relativi all’attività dell'ente. Le voci si rincorrono, nessuno sa dire con esattezza dove si trovasse questo container che da qualche settimana sarebbe stato svuotato per trasferire quella documentazione, e forse dell'attrezzatura, in un magazzino nella zona di piazza Garibaldi.
Cosa c’era esattamente in quel container (che pare essere stato piazzato lontano da occhi indiscreti in qualche zona dell’altipiano) e cosa c'è ora nel magazzino? In pochi lo sanno. Forse vecchi documenti contabili, forse il materiale relativo a passati progetti o fogli e dispense usati per i corsi.
Va detto però che almeno il contenuto delle carte sparite mesi fa, tra cui le delibere relative al 2016, è stato in gran parte ricostruito. E sarà a disposizione del funzionari che oggi inizieranno il loro lavoro di verifica in Upt. Quei documenti, nella versione originale, non sono stati trovati e, come già documentato dal Piccolo, la presidente dimissionaria Cristina Benussi ne aveva denunciato la scomparsa in questura. Bisognerà attendere per capire se quella denuncia avrà un seguito. Intanto, nelle settimane scorso, la situazione quantomeno insolita aveva spinto i vertici dell'ente a sostituire, in via precauzionale, le serrature delle stanze dove viene conservata la documentazione contabile. Ora si attende la convocazione del prossimo cda di Upt che certamente esaminerà e voterà il bilancio 2017 e affronterà il nodo della nomina del nuovo presidente. —
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