Il Fvg ritorna in zona gialla da domenica, ma intanto contagi ancora oltre i mille

Approvato dal ministero il cambio di fascia. Nuovi casi a quota 1.040, registrati altri 36 morti di cui 11 a Trieste e 4 a Gorizia
In centro a Trieste con la mascherina sistemata sul volto a coprire naso e bocca. Foto di Andrea Lasorte
In centro a Trieste con la mascherina sistemata sul volto a coprire naso e bocca. Foto di Andrea Lasorte

TRIESTE Il Friuli Venezia Giulia si ritrova in zona gialla dopo tre settimane in arancione. Da domani, domenica 6 dicembre, sarà nuovamente possibile spostarsi tra comuni, andare a bere il caffè al bar, mangiare al ristorante, almeno a pranzo.

La conferma è arrivata nel pomeriggio di venerdì al governatore Massimiliano Fedriga dal ministro della Salute Roberto Speranza, pronto a firmare l’ordinanza che dovrebbe accompagnare il Fvg verso il Natale, a meno di un peggioramento della diffusione del contagio che, pure ieri, ha avuto numeri ed effetti molto pesanti: 1.040 nuovi positivi e 36 decessi, di cui 10 pregressi.



Decisivo, nella valutazione del ministero, il trend della settimana dal 23 al 29 novembre, quella in cui il Fvg ha visto ulteriormente incrementare capacità e qualità del monitoraggio, ridursi la percentuale di tamponi positivi, i focolai attivi, i tempi tra inizio sintomi e diagnosi Covid, ma anche contenere la velocità del virus, con un Rt sceso a 0,92.

Coronavirus in Fvg, la nuova ordinanza di Fedriga: «Dalle 11 alle 18 consumazione nei bar e nei ristoranti solo seduti, pena la chiusura. Nei negozi dalle 10 alle 12 fascia protetta per gli over 65»
Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga assieme al vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi nel corso della conferenza stampa di sabato 5 dicembre in Regione tenuta per annunciare la nuova ordinanza Fvg in vigore da domani

Già giovedì sera, alla luce della bozza di report approfondito nelle ore successive, il governo aveva aperto al ritorno del Fvg in giallo, una zona, con relative misure, “assaggiata” solo per una decina di giorni prima del declassamento in arancione. E da ieri mattina pure in Regione si era diffuso un certo ottimismo. In serata, una volta informato dal ministro Speranza del cambio di fascia, Fedriga ha trasmesso la sua soddisfazione, rimandando ulteriori commenti a una conferenza stampa in programma oggi a Trieste alle 11.30, presente anche il vice Riccardo Riccardi.



Confermando poi l’intenzione di varare un’ordinanza anti-assembramento che entri in vigore da domani, il presidente ha fatto comunque capire che la comunicazione odierna servirà a ribadire le parole di prudenza dei giorni scorsi. La zona gialla non è un “liberi tutti”, dirà il governatore, tanto più in un periodo dell’anno in cui il rischio assembramenti nei locali pubblici e nei negozi diventa fisiologico. Per battere il virus, le sue parole, «cerchiamo di abbassare i toni e di essere alleati».



Altro elemento da non sottovalutare sono i numeri di questi giorni. Tutto fuorché confortanti. Non a caso, l’altro giorno in commissione, a non credere a un’ipotesi di zona gialla era stato il coordinatore della task force di esperti regionali Fabio Barbone. Ed è perfino dalla Svizzera che arriva una patente di regione «con rischio elevato di contagio». Nell’aggiornamento dell’Ufficio federale della sanità pubblica il Fvg, assieme a Emilia Romagna e Veneto, entra nelle lista rossa dei territori in provenienza dai quali, a partire dal 14 dicembre, si sarà obbligati a una quarantena di dieci giorni all’ingresso nella Confederazione. La situazione rimane dunque non poco delicata.



Nel bollettino del vicepresidente Riccardi sono stati comunicati altri 1.040 contagi su 9.370 tamponi (con incidenza del 38,4% su 2.706 primi test e dell’11,1% sul totale, comprese le verifiche), per un totale ora di 34.010, di cui 14.812 in provincia di Udine (+375), 7.901 a Trieste (+205), 6.552 a Pordenone (+299), 4.230 a Gorizia (+142) e 415 di residenti fuori regione (+19).

Indice di contagio sotto l’1. Nuovo colore per 9 regioni
Bar aperti in una Trieste "gialla"

Rispetto alla media giornaliera di 643 casi la scorsa settimana (sulla base dei dati forniti dalla Regione dopo lo scorporo di 915 infezioni pregresse), da lunedì a ieri siamo saliti a 787 (solo la Provincia di Trento ha numeri peggiori nel periodo). Il virus, in sostanza, ha ripreso a circolare velocemente. Tra chi rientra dall’estero (quattro casi da Croazia, Bielorussia, Albania e Marocco) e tra i migranti, tanto che a seguito del riscontro di due positività tra i richiedenti asilo ospitati nell’ex caserma Cavarzerani di Udine il sindaco del capoluogo friulano Pietro Fontanini ha emesso l’ennesima ordinanza di “zona rossa” per la struttura, stavolta fino al 12 dicembre. Nelle residenze per anziani sono stati inoltre contati 37 nuovi contagi tra ospiti (23) e operatori (14), mentre in Asugi hanno contratto il Covid quattro tecnici, tre infermieri e un medico.

Il responsabile della task force sanitaria Barbone: «No margini per cambiare colore in Fvg»
Fabio Barbone


Quanto ai 36 decessi, di cui 26 sulle 24 ore, la Regione per il secondo giorno consecutivo non ha fornito particolari. L’aggiornamento della conta più triste è di 977, di cui 332 a Trieste (+11), 389 a Udine (+14), 202 a Pordenone (+7) e 54 a Gorizia (+4). Fermi a 59 i posti occupati in terapia intensiva (da cui si entra e si esce, peraltro; ieri il bollettino nazionale ha riportato la nuova colonna degli “ingressi del giorno”: in Fvg sono 7), salgono a 632 gli altri ricoveri (+3). Gli attualmente positivi ammontano a 15.606 (+309), i totalmente guariti a 17.427 (+695), i clinicamente guariti a 433 (+19), gli isolamenti a 14.482 (+499). —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo