Il Fvg non garantirà trasporto scolastico se il Governo taglia capienza

Ribadita la linea della Regione sul caso dei trasporti pubblici locali
MARIAN -AGENZIA BIANCHI-PADOVA -GENTE IN TRAM E BUS
MARIAN -AGENZIA BIANCHI-PADOVA -GENTE IN TRAM E BUS

TRIESTE "Se la capienza massima sui mezzi di trasporto pubblico sarà ridotta al 60 per cento, secondo l'attuale orientamento del Governo, la Regione Friuli Venezia Giulia non sarà in grado di garantire il trasporto pubblico scolastico". È in sintesi la posizione che la Regione ha espresso per voce dell' assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, intervenuto in videoconferenza alla riunione tra Governo e Regioni per fare il punto sulla gestione del trasporto pubblico locale da settembre.

Attualmente in Fvg sul Tpl ferro e gomma la capienza è massima, con la possibilità di occupare tutti i posti a sedere, ma con l'obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale. Nel corso della riunione, la Regione ha rigettato l'ipotesi di installare a bordo dei mezzi pubblici dei separatori leggeri, come divisori in stoffa o altro materiale, precisa una nota della Regione.

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Alla riunione hanno preso parte i ministri alla Salute, agli Affari regionali e ai Trasporti; proprio a quest'ultimo la Regione Fvg ha ribadito l'inutilità dello stanziamento di 400 milioni euro contenuto nel decreto agosto per le amministrazioni regionali, dal momento che, con le restrizioni paventate dal Governo, il problema principale sarà il reperimento di materiale rotabile da aggiungere a quello attualmente disponibile.

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Il Fvg ha inoltre posto l'accento sullo scarso tempo a disposizione per svolgere gare e procedure amministrative e giungere pronti alla riapertura dell'anno scolastico. A tal proposito, l'ulteriore slittamento alla prossima settimana della discussione di un documento unitario - a cui le Regioni stanno già lavorando per avanzare una controproposta al ministero e al comitato scientifico - non lascia ben sperare sulla possibilità di giungere ad una soluzione in tempi ristretti, conclude una nota della Regione.

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