Il Fvg arruola 117 medici per le zone oggi scoperte
TRIESTE Sono complessivamente 117 i medici che verranno chiamati a ricoprire i posti negli ambiti carenti. La vera novità è che tra questi ci sono anche sei medici dell’Assistenza primaria e cinque della Continuità assistenziale che verranno chiamati dall’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste.
Negli ultimi anni c’è stata la revisione delle normative regionali sul numero massimo di pazienti che ogni medico di Medicina generale può seguire: il numero massimo è passato da mille a 1.500 con il relativo blocco del turnover e della graduatoria arrivata a oltre 900 unità, visto che i pensionati non venivano sostituiti. Andando nel dettaglio regionale, per quanto riguarda l’Assistenza primaria verranno chiamati 33 medici: 6 in AsuiTs, 5 nella Aas 2 Bassa Friulana e Isontino, 7 nella Aas 3 Alto Friuli, 8 in Asui Udine e 7 nella Aas 5 di Pordenone. Numeri decisamente più alti per quanto riguarda la Continuità assistenziale con 80 dottori assunti, di cui: 5 in AsuiTs, 25 in Aas 2, 19 in Aas 3, 24 in AsuiUd e 7 nella Aas 5. Infine per l’emergenza sanitaria territoriale ci saranno una assunzione in Aas 2 e tre in Aas 3. AsuiTs inoltre ha comunicato che a seguito dell’approvazione della graduatoria sono stati conferiti due incarichi di pediatra di libera scelta per l’ambito territoriale di Trieste, uno con vincolo di apertura dello studio medico nel territorio del Distretto 3 (Servola, Chiarbola, Valmaura, Borgo San Sergio, Muggia, San Dorligo) e l’altro in quello del Distretto 4 (Chiadino, Rozzol, San Giovanni, Barriera vecchia). È stato conferito anche un incarico provvisorio di pediatra di libera scelta per l’ambito territoriale del Comune di Trieste, per la durata di dodici mesi.
Il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi conferma che «sono circa 800 i medici iscritti nelle graduatorie regionali che potranno aspirare a coprire uno dei 117 ambiti carenti che a breve saranno resi noti tramite pubblicazione sul Bur (il Bollettino ufficiale della Regione, ndr). Sono invece 95 gli specialisti in pediatria iscritti nella graduatoria che avrà valenza dal primo gennaio 2020. Ci troviamo davanti a una realtà ricca rispetto ad altre zone d’Italia che conferma la generale appetibilità del nostro territorio e l’attenzione con la quale viene letta la riforma in atto».
Per ambiti carenti si intendono quelle aree nei distretti dove un titolare – medico di medicina generale, medico di continuità assistenziale o pediatra – cessa la propria attività per trasferimento o per aver raggiunto l’età del pensionamento (il massimo è 70 anni e l’età media del ritiro è di 68 anni). Per quanto concerne le procedure di inserimento nella graduatoria regionale e per l’assegnazione degli incarichi, la Regione specifica che sono procedure regolamentate dall’Accordo collettivo nazionale. «Da rilevare – ha precisato Riccardi – che per la prima volta, nel rispetto della norma nazionale, possono accedere all’assegnazione delle zone carenti, in subordine agli altri aventi diritto, anche i medici che hanno appena conseguito il diploma di formazione in medicina generale – non ancora inseriti in graduatoria – e, dopo di questi, anche i medici ancora in formazione ma che stanno per acquisire il diploma». Quanto ai pediatri di libera scelta, spiega la Regione, la fase è quella della compilazione della graduatoria con l’adesione di 95 specializzati e che, nel 2020, coprirà eventuali zone carenti. —
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