Il Fvg adotterà regole autonome per la riapertura delle spiagge

TRIESTE Un’ordinanza regionale, da ultimare già nel corso di questo fine settimana, alla quale seguiranno ordinanze comunali per i rispettivi territori. Così l’amministrazione regionale intende procedere per regolamentare la ripresa dell’attività sul litorale in vista della stagione balneare. «Dobbiamo definire regole facili da comprendere per i cittadini ai quali spetta una presa di coscienza sui rischi per la salute e sulla necessità di adottare comportamenti di buon senso», ha sottolineato l’assessore Fvg al Demanio, Sebastiano Callari. Una decisione presa ieri mattina nel corso della riunione con i sindaci dei Comuni costieri (Muggia, Trieste, Duino Aurisina, Monfalcone, Staranzano, Grado, Lignano), Direzione marittima, Arpa, Protezione civile e con l’assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini.
La richiesta della Regione al governo è chiara: lasciare che sia il territorio a indicare le regole per disciplinare l’attività sul litorale, dagli stabilimenti balneari muggesani e triestini alle spiagge gradesi e lignanesi. Proprio l’eterogeneità della fascia costiera rende inadeguate le linee guida nazionali. È evidente che dettami riguardanti il distanziamento minimo su una vasta distesa sabbiosa non sarebbero proponibili, tanto per fare un esempio, ai Topolini a Trieste. «Le linee guida Inail per le spiagge non sono applicabili a ogni tipologia di area costiera perché non tengono conto delle diverse morfologie né delle diverse tipologie di gestione – ha ribadito Callari per spiegare il senso della posizione assunta dal Friuli Venezia Giulia –. La Regione è orientata a proporre al governo la possibilità di operare con un’ordinanza regionale e successive ordinanze comunali condivise, affinché il presidio delle coste sia gestito dal territorio». Bini ha annunciato che, intanto, la Regione ha ultimato la stesura delle linee guida per le spiagge, concordate con i gestori e che verranno presentate lunedì assieme a PromoTurismoFvg: «Non possiamo rischiare di far morire le nostre imprese del settore – ha affermato l’assessore alle Attività produttive –. I nostri protocolli saranno improntati su regole di buon senso, in grado di garantire il rispetto della salute di tutti. Fondamentale sarà la collaborazione dei bagnanti che devono sentirsi responsabilizzati».
I Comuni hanno chiesto di individuare al più presto i criteri per le ordinanze dei sindaci che dovranno regolamentare l’utilizzo delle spiagge, in particolare delle fasce a libero accesso. La maggior parte delle amministrazioni ha già iniziato a predisporre le aree: a Grado e Lignano è iniziato il picchettamento delle zone libere in modo che gli utenti sappiano dove collocare i propri ombrelloni nel rispetto delle distanze di sicurezza. «C’è grande preoccupazione – hanno commentato ieri il sindaco di Duino Aurisina, Daniela Pallotta, e gli assessori Lorenzo Pipan e Massimo Romita –. Il governo è in ritardo nel diramare direttive definitive e intanto quelle dell’Inail non sono attuabili in una realtà come il nostro litorale». Al momento il governo non ha ancora comunicato la data di apertura ufficiale della stagione, ma già da lunedì, complice il bel tempo, molti cittadini potrebbero riversarsi sul litorale. Da qui la necessità di dare il prima possibile regole chiare e comprensibili a tutti. L’Arpa, dopo aver dato indicazioni confortanti sulla balneabilità di tutte le coste regionali, ha ricordato l’importanza dell’inserimento nei protocolli della sanificazione degli stabilimenti e delle aree attrezzate con prodotti rispettosi dell’ambiente. Massima collaborazione, infine, da parte della Protezione civile che darà un contributo alla supervisione del litorale anche facendo ricorso ai volontari comunali.
(ha collaborato Ugo Salvini)
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