Il Fvg a Roma, Pd e M5S promuovono i temi del Conte bis. La Lega: «Vergogna»

Serracchiani e Rosato apprezzano le misure economiche Panizzut: «Un non programma». E Novelli cita Carosello

TRIESTE Il centrodestra scende in piazza, stronca il Conte bis, tuona: «Vergogna». Movimento 5 Stelle e Pd ribadiscono invece la novità della fresca alleanza e promuovono i contenuti del discorso di Giuseppe Conte, seconda versione. È il gioco delle parti all’alba del nuovo governo. «Gli uni facevano il gesto delle manette, gli altri urlavano alla “cialtronaggine”. Questo erano, poche settimane fa, 5 Stelle e dem, ora siamo a baci e abbracci: dov’è finita la dignità?», attacca Massimiliano Panizzut, deputato della Lega. «Quelle delle opposizioni sono contestazioni scomposte», è la risposta indiretta di Debora Serracchiani in una nota in cui l’ex presidente della Regione definisce «ambizioso ed equilibrato» il discorso del premier e auspica che la destra, «dopo il giorno dello show, contribuirà ai lavori in modo più utile».

Il triestino Patuanelli entra nel governo Conte bis
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Nel merito, prosegue Serracchiani, «gli impegni in materia di lavoro sono positivi e andranno accompagnati a buon esito dall'impegno congiunto dell'esecutivo e del Parlamento. Chiare anche le puntualizzazioni sulla parità di genere nelle retribuzioni, sulla piaga degli infortuni e sulle malattie professionali. Particolarmente importante l'annuncio del taglio del cuneo fiscale cui il Pd teneva molto». Con Serracchiani, il vicepresidente Pd della Camera Ettore Rosato: «Ho ascoltato un progetto per il Paese e per contrastare il declino economico, nel tentativo di cancellare la stagione di odio e contrapposizione aperta da Salvini». Non manca un messaggio alla maggioranza: «Vedremo se saremo in grado, con una compagine così eterogenea, di fare le cose annunciate. Io sono per poche promesse e fatti concreti».

Governo-Regione Fvg, è già scontro: stop alla legge anti-immigrati
Italian Minister of the Regional Affairs Francesco Boccia with Italian Minister of Public Administration Fabiana Dadone during a new government swearing-in ceremony at the Quirinal Palace in Rome, Italy, 05 September 2019. ANSA/ANGELO CARCONI


La grillina Sabrina De Carlo raccoglie e rilancia: «Per noi è importante risolvere i problemi dei cittadini e abbiamo la responsabilità di continuare a farlo anche senza chi ha abbandonato la nave ed è scappato quando più gli faceva comodo». E ancora, citando i passaggi programmatici su cooperazione internazionale, lavoro, ambiente e una politica migratoria «che punti anche sull'integrazione»: «Servono progetti per il Paese e non slogan che si consumano nel giro di qualche giorno. Serve soprattutto lealtà, che è mancata in precedenza e ha determinato la crisi di governo».

Sull’altro fronte si alzano già barricate. «Un non programma - ribatte Panizzut -, con la riproposizione generica di temi come innovazione, digitalizzazione, riduzione delle tasse che la stessa parte politica che ha riproposto Conte ci aveva impedito di attuare. Vergognoso che il presidente del Consiglio, sostenuto da forze politiche attaccate alla poltrone, abbia rinnegato il patto con la Lega come nulla fosse».

Più sintetici, ma ugualmente critici, Mario Pittoni e Roberto Novelli. Il senatore leghista si fa fotografare con Vittorio Sgarbi, chiede «che si ridia la parola ai cittadini perché il loro voto è stato tradito» e aggiunge a margine: «Il M5S ha confermato alla guida del governo Conte, a suo tempo autoproclamatosi “avvocato del popolo”, ma ora convertitosi alla causa dei poteri forti europei, che hanno impoverito l’Italia e ne stanno strangolando l’economia». Il deputato forzista, su Twitter, spiega a sua volta la contrarietà ripescando una pubblicità dei tempi di Carosello: «La fiducia è una cosa seria che si dà alle cose serie. Il governo Conte bis non lo è e il gruppo Fi vota convintamente no». Anche Walter Rizzetto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, posta due foto su Fb: una dell’aula, una della protesta. E commenta: «Da una parte Di Maio con i suoi nuovi alleati Guerini ed Amendola del Pd. Dall’altra, contemporaneamente, la piazza di FdI. Fate voi». —


 

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