Il futuro universitario dei centini del Petrarca di Trieste fra lingue e legge. Ma c’è pure la matematica
I ragazzi felici per il risultato ottenuto e grati ai docenti: «Pensavamo sarebbe stato uno stress. Non è stato così»
TRIESTE Felici per il risultato ottenuto e grati per il supporto ricevuto dai docenti. Sono i 17 diplomati con il massimo dei voti del liceo Petrarca, di cui due anche con la lode, che si preparano tutti ad approdare all’università a fine estate.
Sofia Zanfagnin, anzitutto, pensava che «sarebbe stata un’esperienza molto più difficile e stressante del previsto, invece mi sono dovuta ricredere. Mi iscriverò all’Università di Venezia, Lettere moderne». Simone Lippolis spiega che, «nonostante l’ansia per le prove scritte, sono riuscito ad affrontarle con tranquillità. All’orale ho avuto, inoltre, l’opportunità di parlare di un argomento che mi interessa anche nel tempo libero: il dopoguerra. Ora vorrei dedicarmi all’architettura e all’urbanistica». Caterina Palmolungo è «orgogliosa di quello che ho fatto. Sento di essere stata preparata dai miei insegnati nel migliore dei modi. Ho scelto il corso di Beni culturali con indirizzo Storia dell’arte».
Punta invece a Giurisprudenza Lorenzo Morando: «In questo periodo sono alle fasi finali del concorso per entrare all’Accademia di Livorno, che mi permetterebbe di studiare ciò che mi interessa e di continuare a praticare diversi sport ogni giorno». Arianna Stener ha affrontato l’esame «consapevole di poterlo superare senza ansie. Nei giorni precedenti mi sono confrontata sui diversi collegamenti tra le materie con il mio fratello gemello Carlo che si è diplomato al Galilei. Adesso penso all’esame di ammissione per Interpretazione e traduzione a Trieste». Secondo Isabella Mauri quindi «i nostri insegnanti ci hanno dato gli strumenti per superare questa prova al meglio. Sono molto grata di questo. Farò Giurisprudenza a Trieste». E proverà a entrare a Medicina Stefania Luglio, dopo una matura «meno stressante del previsto. Mi sono preoccupata molto durante i giorni precedenti alle prove, ma alla fine l’ambiente era tranquillo». Per Davide Pio Vibio l’esame «è stato sorprendente, sono riuscito ad affrontare tutte le fasi serenamente. Dopo il diploma farò Lingue straniere a Traduttori e interpreti a Trieste». Julia Beard è a sua volta «molto soddisfatta di questo risultato, rappresenta il coronamento del mio impegno costante, accompagnato da eccellenti professori. Studierò Matematica applicata ma farò sempre tesoro delle mie conoscenze acquisite al Petrarca».
Irene Richter racconta che con i compagni «non ci sentivamo del tutto pronti per affrontare una matura tradizionale, eppure questo percorso si è rivelato positivo. I professori ci sono venuti incontro. Ora continuerò con Scienze politiche ed economia». Elisa Morrone, ricorda invece che «quando siamo venuti a sapere che avremmo dovuto affrontare le prove scritte eravamo tutti molto in apprensione. Ma sono riuscita a dare il massimo. Adesso mi iscriverò alla facoltà di Design a Venezia». Elena Cantatore, uscita con la lode, si dice «entusiasta del colloquio finale. È stato bello e appagante. È finito un ciclo, lascia molta nostalgia, ma tante porte si aprono. Sosterrò il test a Medicina».
Myriam Gnezda di sicuro continuerà a studiare «ma ho anche altri progetti per il mio futuro. Vorrei trovare un corso di studi e un’occupazione dove sono centrali le relazioni con gli altri. Nel frattempo ho già sostenuto il test per Scienze diplomatiche a Gorizia. Ci tenevo a concludere bene la scuola, il merito va anche ai miei professori. Sono grata a tutti loro. Li ringrazio con affetto». Gli altri diplomati con “100” sono Sofia Jero, Alice Pocusta, Stefania Vidoni e Sharraine de la Cruz (con lode).
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