Il fumetto targato Trieste

Il disegnatore triestino Alessandro Pastrovicchio lavora a un nuovo personaggio per la prestigiosa Bonelli
Di Alessandro Mezzena Lona

È partito dal mondo dei paperi. Da Pk, Paperinik, Topolino, XMickey. Ma adesso, Alessandro Pastrovicchio è diventato un apprezzato disegnatore della scuderia Bonelli. Tanto che l’editore milanese lo ha coinvolto nel progetto, ancora top secret, che ruoterà attorno a un nuovo personaggio.

«Non posso dire molto - spiega Alessandro Pastrovicchio, il disegnatore triestino che da parecchi anni vive in Friuli, a Treppo Grande -. L'ideatore di questa nuova serie sarà Claudio Chiaverotti, lo sceneggiatore che ha creato Brendon e tantissime storie dei primi Dylan Dog). La serie sarà ambientata in un mondo alternativo, riproponendo certe suggestioni della fantascienza. Dovrebbe essere pronta per l’anno prossimo».

Intanto, Pastrovicchio, fratello minore del disegnatore Disney Lorenzo, non si ferma un attimo. Lunedì arriverà nelle edicole il nuovo numero di Saguaro, il personaggio Bonelli creato da Franco Enna. Dopo “Fratelli di sangue”, infatti, ha disegnato le tavole di “Neve rossa”.

«Volevo una storia alla Tex. E Bruno, che è un amico prima di essere un collega, mi ha accontentato. Ci sono sparatorie, escursioni a cavallo e logicamente, trattandosi di una serie che tratta le problematiche Navajo, tanti indiani. Insomma, il grande Enna ha impacchettato un’avventura fantastica con tutti i clichè di una storia classica western».

A guardare le tavole, si nota subito il gran lavoro fatto da Pastrovicchio per rendere fascinosa e piena di grinta questa storia. Il suo percorso artistico, prima di portarlo in casa Bonelli, lo ha visto lavorare ai personaggi di Geronimo Stilton e Johathan Steel, Pinkerton e San Michele, oltre alla banda Disney. «Questa “Neve rossa” inizia sotto una tormente di neve. Due indiani hopi, travestiti da spiriti Kachina, costringono un’auto a sbandare, facendola precipitare in un burrone. L'uomo alla guida muore sul colpo. L’altro, un tedesco di nome Liber specializzato in storia dei nativi ed esperto anche di bambole Kachina, rimane incolume. Queste rarissime pupe, che Liber aveva appena acquistato, spariscono dopo l'incidente. L'uomo, ricoverato in ospedale, riceverà la visita di Saguaro che vorrà saperne di più su quanto è successo».

Thorn Kitcheyan è un ex militare di origini Navajo-Tohono O’odham, soprannominato Saguaro dalla sua gente per via del carattere che non accetta compromessi. Dopo aver combattuto durante la guerra del Vietnam, ed essere stato congedato dall'esercito a seguito di una missione pericolosa in Laos, in cui rimane gravemente ferito, ritorna a Window Rock.

«Nella nuova storia - dice Pastrovicchio -, Saguaro si mette sulle tracce dei due indiani, incuriosito dalle loro pratiche sciamaniche e dall’utilizzo dei terrificanti costumi Kachina. Questi riti dedicati al dio scheletro Masau’ue fanno paura perfino agli Hopi».

A Treppo Grande, Pastrovicchio ha organizzato un corso di fumetto e inchiostrazione in una sala messa a disposizione dal Comune. Ha già iniziato il primo, ne seguiranno altri. Chi volesse saperne di più può mandare una mail a infocorsotreppo@gmail.com

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