Il fondo del mare restituisce dopo 5 anni due macchine avvolte da fango e mistero - Foto e video
Riportate a galla davanti a Scalo Legnami le auto individuate alcune settimane fa. Ora le indagini: come sono finite lì?

I vigili del fuoco recuperano in mare due auto
TRIESTE Una Bmw e una Renault sono state ripescate nella mattinata nel 20 dicembre dai fondali davanti all’ormeggio A1 dello Scalo Legnami, dopo ore di lavoro da parte dei Vigili del fuoco, in stretta collaborazione con l’Autorità portuale e la Polizia.
Le due auto - individuate alcune settimane fa con degli speciali sonar di ultima generazione durante una normale esercitazione portuale - giacevano sul fondo del mare da almeno cinque anni, stando alle primissime valutazioni di chi ha effettuato il recupero, ed erano ormai ridotte a due carcasse. Saranno ora le indagini a stabilire chi siano i proprietari e come mai siano finite in quel punto. L’ipotesi che non si può escludere è che siano state occultate volontariamente, perché non si tratta di una zona di passaggio e perché episodi simili si sono già verificati in passato. Chi le ha fatte sparire, in effetti, potrebbe aver commesso qualche reato, come un furto, utilizzando proprio uno o entrambi i mezzi, o potrebbe aver eliminato le tracce delle auto per potre portare a termine una truffa assicurativa.
Trieste, auto in mare davanti alle Rive
Ma per il momento sono solo ipotesi. «Probabilmente si trovano lì da non meno di cinque o sei anni – spiegano dal Nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco per il Fvg – considerando gli organismi che si erano attaccati nel tempo, in modo diffuso. Una in particolare era più danneggiata dell’altra. La Polizia di Stato sta indagando per risalire ai proprietari. Un mezzo aveva ancora la targa, di Gorizia, l’altro ne era sprovvisto ma sarà possibile verificare il numero del telaio. Dentro resta poco o nulla. Solo qualche imbottitura dei sedili». «Escludiamo – puntualizzano – ci sia stata la presenza di persone all’interno». I due abitacoli erano vuoti e le auto sono state sistemate a terra, a disposizione della Polizia, dopo un’intensa mattinata di lavoro.
«Le operazioni sono iniziate alle 9.30 – proseguono i sommozzatori – e la prima vettura è stata portata in superficie alle 11.15, dopo un intervento complesso, perché si trovava “infangata”, in pratica era incollata al fondo e quindi più difficile da staccare, per l’effetto ventosa che si crea. Più semplice invece per la seconda auto, che si trovava con le ruote all’insù. Abbiamo concluso tutto alle 12.20».
Trieste, il recupero dell'auto con la fune
E i Vigili del fuoco approfittano per lanciare un appello a tutti, in vista delle giornate di forte vento, che puntuali si presentano durante l’inverno in città. «A parte episodi come questi del porto – spiegano i pompieri – spesso ci capita di ripescare automobili sulle Rive, a causa di banali distrazioni, quando soffia Bora forte. Ricordiamo, quando si parcheggia, di utilizzare sempre il freno a mano. In realtà sono spesso turisti o semplicemente persone che arrivano fuori città a incappare in questi incidenti, ma è buona regola che tutti sappiano – sottolineano – che basta poco per evitare un danno grave». —
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