Il fisico GianCarlo Ghirardi stroncato da un infarto sulla spiaggia di Grado
GRADO. Stroncato da un infarto mentre si trovava in spiaggia a Grado. Il fisico GianCarlo Ghirardi, nato a Milano 83 anni fa e professore emerito all'Università di Trieste, è morto così, nel primo pomeriggio di venerdì 1 giugno 2018, a pochi metri dalla riva della spiaggia Git di Grado.
A causare il decesso sarebbe stato un infarto. Il corpo dell'uomo è stato rivenuto a pochi metri dalla riva, in un punto in cui la profondità del mare è di pochi centimetri: a notare il cadavere sono stati alcuni bagnanti che si trovavano nei paraggi e che non avevano sentito - in precedenza - alcuna richiesta d'aiuto.
Ghirardi era giunto a Grado in auto da Trieste con la moglie. Il decesso è avvenuto all'ingresso 7 della spiaggia, in Città giardino. Sul posto il personale dell'emergenza sanitaria che però non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Fisico di fama internazionale, Ghirardi ha firmato oltre 230 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e ha insegnato anche negli Usa e in Sud America. È uno dei soci fondatori ed è stato presidente della Società italiana di fondamenti di fisica e ha anche ricoperto il ruolo di presidente del Consorzio per la Fisica di Trieste,
Nel 1986 ha elaborato assieme ai colleghi Alberto Rimini e Tullio Weber una teoria della "GRW", dalle iniziali dei loro cognomi, sull'utilizzo della meccanica quantistica non solo a livello microscopico, ma anche a quello macroscopico.
Nel 2014 è stato premiato dall'allora presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, con il Sigillo d'argento dell'ente per l'attività di ricerca e d'insegnamento, per l'impegno profuso per la promozione e lo sviluppo della fisica a Trieste e per l'intensa e proficua attività divulgativa. In quell'occasione la presidente aveva ricordato che Ghirardi, giunto a Trieste da Milano nel 1963, ha contribuito alla nascita del sistema triestino della ricerca nella sua veste di fisico teorico e al contempo di filosofo della scienza, ricordando come «accanto a testi complessi, divenuti tappe fondamentali della ricerca, si è impegnato in lavori di più ampia divulgazione, attento a trovare chiavi di lettura capaci di avvicinare alla fisica anche i meno competenti».
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