Il Faro della Vittoria riaprirà solo in aprile

Fallito l’obiettivo temporale della Coppa d’Autunno. Bassa Poropat: definita nuova convenzione con Marina Fari, più complessi del previsto i lavori da attuare
Di Fabio Dorigo
Silvano Trieste 04/06/2013 Il Faro della Vittoria
Silvano Trieste 04/06/2013 Il Faro della Vittoria

Neppure la Barcolana può nulla con il Faro della Vittoria. L’ottimismo della presidente della Provincia si è scontrato con la burocrazia militare. E così l’obiettivo della riapertura del Faro per la Coppa d’Autunno, obiettivo che a fine agosto si era data Maria Teresa Bassa Poropat, si è spostato al primo aprile 2014. Sperando non sia uno scherzo. Un “pesce” in anticipo. «No. Stavolta la data sarà quella giusta. Non scherziamo», assicura la presidente. Con cinque mesi di anticipo è un impegno che ci si può prendere senza troppi patemi d’animo. Una riapertura in tempo per le celebrazioni per il centenario della Grande Guerra (2014) di cui il Faro della Vittoria è uno dei monumenti. Per questo ha beneficiato di un finanziamento europeo di 60mila euro. Il Faro triestino, situato in Strada del Friuli, è dedicato infatti ai marinai caduti durante la Prima guerra mondiale, come testimonia l’iscrizione posta alla sua base: “Splendi e ricorda i caduti sul mare”.

«Ci siamo visti martedì mattina con Giuseppe Caporizzi, comandante di Marina Fari di Venezia. La nuova convenzione è stata definita in maniera spero ultima. Il 17 ottobre sarà deliberata dalla giunta provinciale e poi spedita a Marina Fari per la controfirma. Ormai si tratta di una pura formalità» dichiara Bassa Poropat.

I lavori di messa in sicurezza del Faro, eseguiti dalla Marina, sono stati quasi ultimati. Dall’ascensore (già collaudato), all’impianto elettrico esterno messo a norma (mancano ancora le luci di sicurezza all’interno del Faro). «Sono risultati più complessi di quanto sembrava all’inizio. Il ritardo è dovuto anche a questo» continua la presidente della Provincia. E quale sarà la data dell’apertura al pubblico? «Il primo aprile» afferma con sicurezza Bassa Poropat. La firma della convenzione, attesa da mesi, è imprescindibile. «Senza la firma noi non possiamo intervenire e neppure far partire i lavori di restauro di cui noi ci siamo assunti l’impegno: la risistemazione del cancello, i servizi igienici, le barriere architettoniche. Dalla firma della convenzione al primo aprile interverremo noi con questi lavori di riqualificazione e restauro di parte dell’immobile, a partire dall’ingresso».

Nell’intervento verranno investiti i 60mila euro ottenuti da un progetto transfrontaliero europeo per iniziative legate al centenario della Grande Guerra. La novità, rispetto al passato, è il contenuto della convenzione che sarà firmata a breve tra la Provincia e Marina Fari. «La precedente convenzione era generica. Era un po’ vaga anche sugli interventi relativi alla sicurezza. Si limitava a disciplinare l’apertura e la chiusura del Faro. La nuova convenzione prevede una valorizzazione culturale e turistica del sito. Sono previste le visite guidate. Importante, visto che ci avviciniamo al 2014. Il numero dei visitatori sarà indubbiamente maggiore rispetto al passato».

Si prevedono infatti pullman di visitatori nel 2014, un regolamento che disciplinerà il numero di visitatori consentito e soprattutto l’affidamento in gestione dei servizi. «In questo senso la messa in sicurezza del Faro da parte della Marina era fondamentale» conclude la presidente della Provincia. Peccato che sia passata una primavera e un’estate senza una delle principali attrazioni turistiche di Trieste. Per la prossima regata il Faro della Vittoria sarà pronto. Aperto al pubblico. C’è sempre un’altra Barcolana. Per fortuna.

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