Il falco pellegrino sta nidificando: proibito arrampicare sulle Falesie

Esteso temporaneamente il divieto a tutta l’area fino al 30 giugno 
Ugo Salvini

il provvedimento

DUINO AURISINA

Scatta il divieto di arrampicata su tutte le Falesie di Duino. Lo ha deciso il Comune di Duino Aurisina, in qualità di gestore della Riserva naturale che comprende le rocce che caratterizzano in quel tratto il litorale duinese. Il divieto sarà in vigore, salvo diversa indicazione, fino al 30 di giugno. «Si tratta di un provvedimento che adottiamo ogni anno in questo periodo – spiega il sindaco Daniela Pallotta – in quanto sulle Falesie è in corso la nidificazione di alcune specie faunistiche, in particolare del falco pellegrino. Per tutelare questi animali – precisa – estendiamo il divieto, normalmente in vigore su gran parte delle Falesie, anche su quelle parti delle pareti rocciose nelle quali solitamente permettiamo agli appassionati di arrampicata di alcune società, come la XXX Ottobre e l’Alpina delle Giulie, di effettuare le loro ascese. Ci riserviamo comunque di modificare i dettagli del divieto – continua Pallotta – se dovessimo riscontrare novità nel corso dei prossimi monitoraggi».

La gestione della Riserva naturale delle Falesie fu demandata al Comune di Duino Aurisina in base alla legge regionale 42 del 1996, mentre nel novembre del 2019 è stato approvato il nuovo Regolamento che ne disciplina appunto l’utilizzo. Nel testo si stabilisce che l’organo gestore dispone il divieto di accesso e le limitazioni all’arrampicata a inizio anno, estendendo o revocando la relativa ordinanza in base ai controlli avifaunistici periodicamente effettuati. Di regola, il divieto vige sull’intera area, con alcune eccezioni, delle quali beneficiano proprio XXX Ottobre e Alpina delle Giulie. Al fine della tutela dell’habitat e di specie di particolare pregio, l’amministrazione può estendere dunque il divieto a tutte le Falesie, in modo da permettere al falco pellegrino e alle altre specie di nidificare in tranquillità. «È importante assicurare la riproduzione di queste specie – conclude Pallotta – pur nel contesto di una nostra visione delle Falesie che vogliamo possano essere vissute da chi le apprezza».—



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